Il selviturismo è un’idea tutta lucana e rappresenta la nuova avanguardia del turismo per coloro che amano la natura ed i luoghi incontaminati. Dopo l’agriturismo fenomeno ormai inflazionato che in molti casi mantiene poco e niente della filosofia originaria, una nuova nicchia si sta creando per coloro che amano viaggiare alla scoperta del non banale. Partecipa anche l’Associazione lucana Selviturismo Italia alla quarta edizione di “Mediterre, Fiera dei parchi del Mediterraneo” che si svolge a Bari da oggi fino al 1° ottobre. L’Associazione Selviturismo Italia che ha la sua sede principale ad Accettura (MT) e delegazioni in diverse regioni italiane, sarà presente per tre giorni all’evento barese nello stand del Cea Dolomiti Lucane, Parco regionale di Gallipoli Cognato. Il selviturismo è un’idea tutta lucana e rappresenta la nuova avanguardia del turismo per coloro che amano la natura ed i luoghi incontaminati. Dopo l’agriturismo fenomeno ormai inflazionato che in molti casi mantiene poco e niente della filosofia originaria, una nuova nicchia si sta creando per coloro che amano viaggiare alla scoperta del non banale. Il filone del selviturismo, in cui l’Associazione lucana sta portando avanti diversi progetti di sviluppo, è un’attività innovativa, complementare all’agriturismo, che si svolge in ambiente boschivo che è, per definizione, un ambiente poco antropizzato. Il fascino particolare del selviturismo è dato dall’approccio emozionale al bosco: si vivono i colori, si toccano le forme, si godono i suoi profumi, si ascoltano le voci degli animali e il fruscio del vento, si assaggiano i sapori delle erbe e dei frutti che crescono spontaneamente.
A ciò si aggiunge la possibilità di effettuare attività sportive e ricreative in ambiente naturale. “Il viaggiatore –afferma Antonio De Bona, presidente dell’Associazione Selviturismo Italia- attraverso una serie di strumenti e attività informative proposte dalle strutture selvituristiche che con l’Associazione stiamo cercando di implementare, può conoscere il bosco scoprendone gli equilibri naturali che si integrano a quelli regolati dall’uomo attraverso la selvicoltura naturalistica. Il selviturismo oltre ad essere il modo migliore per conoscere il bosco e viverlo attraverso esperienze dirette come il cammino, il gioco, le attività pratiche, rappresenta anche una innovativa forma di tutela del territorio attraverso attività economiche che utilizzano l’ambiente conservandolo. La finalità della proposta ‘Selviturismo’ è mirata a favorire e sostenere lo sviluppo ed il riequilibrio del territorio montano, agevolando la permanenza degli imprenditori agricoli e forestali in quelle zone rurali particolarmente svantaggiate. Attraverso l’integrazione dei redditi aziendali ed il miglioramento delle condizioni di vita, il Selviturismo potrebbe rappresentare un vero turismo sostenibile per frenare l’esodo dalle montagne. Da questo punto di vista la Basilicata può rappresentare il punto di partenza di questa nuova esperienza turistica e il riferimento per tutta l’Europa”.
La valorizzazione e il recupero delle aree boschive passa, dunque, anche attraverso la promozione del turismo nell’ambiente boschivo che significa anche promozione dell’enogastronomia forestale oltre che sensibilizzazione alla conservazione e tutela dell’ambiente. In più non è da sottovalutare il positivo influsso del bosco sulla salute psicofisica dell’uomo: aria pura, microclima gradevole, atmosfera rilassante, odori e profumi, giochi di luce rappresentano fattori ambientali che possono avere effetti sia preventivi che terapeutici per la salute del corpo e della mente. L’idea del selviturismo decolla dalla Basilicata terra ricca di boschi e montagne costituendo un’opportunità di turismo alternativo in grado di attrarre un target consistente di viaggiatori.
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