I datori di lavoro, da tempo accortisi di alcune anomalie, si sono decisi a rivolgersi alla Polizia Postale e delle Comunicazioni per segnalare anomalie nelle loro infrastrutture informatiche.  

Gli investigatori, dopo aver messo in atto una serie di accertamenti tecnici, hanno innanzitutto constatato che le Wi-Fi aziendali erano aperte e prive di password di sicurezza, verifiche sugli accessi ai server hanno fatto constatare tentativi di accesso non autorizzati; firewall obsoleti e sistemi antivirus non aggiornati.
I tentativi di accesso abusivo alle loro infrastrutture telematiche erano perpetrati soprattutto nelle ore notturne.
Nel corso delle verifiche effettuate dai poliziotti, nelle aziende, con l’ausilio dei responsabili informatici aziendali, sono state aumentate e reimpostate le policy di sicurezza e le password di accesso, non solo alle wi-fi ma anche sulla loro struttura informatica .
L’accesso abusivo ai sistemi informatici di realtà aziendali territoriali e la modalità con cui importanti realtà economiche vengono derubate del proprio know how , può seriamente mettere in crisi una realtà produttiva con serie conseguenze sull’occupazione.
Particolarmente attenta a tali fenomeni è l’azione di contrasto della Polizia Postale e delle Comunicazioni chiamata a rispondere, con il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche – C.N.A.I.P.I.C., a tali nuove forme di aggressione alle risorse innovative e tecnologiche del Paese.

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