Emergenza randagismo a Potenza: continuano le aggressioni di cani randagi in diversi rioni della città a conferma della inadeguatezza degli interventi dell’amministrazione nell’ affrontare l’ emergenza.
Vivere con il timore di essere aggrediti sotto casa: è la condizione di una quarantina di famiglie residenti in uno dei rioni più popolati e trafficati di Potenza. A rendere pericoloso anche solo fare un passeggiata o buttare la spazzatura, un branco di randagi che popola l’ area verde degradata attigua ai fabbricati.
Il problema non è nuovo, ma negli ultimi giorni la situazione si è aggravata; una donna è sotto choc al punto di non voler più uscire di casa in seguito all’ aggressione di un cane di grossa taglia, mentre chi è riuscito a scampare il pericolo o a cavarsela solo con qualche graffio, teme di non essere fortunato una seconda volta.
Le segnalazioni dei residenti rimangono purtroppo da tempo inascoltate; gli stessi consiglieri comunali non possono che denunciare il fallimento e l’inadeguatezza degli interventi messi in atto dall’ amministrazione comunale che pur avendo disposto la cattura dei randagi, una volta raggiunta la saturazione del Canile in contrada Tiera (massimo 280 unità ricoverabili nei cosiddetti “rifugi permanenti”) non ha avviato ulteriori azioni di prevenzione atte ad arginare il fenomeno dell’abbandono dei cani, né a realizzare strutture adeguate al loro ricovero e mantenimento.
Strutture adeguate risponderebbero ad una duplice esigenza: tutelare i cittadini dal pericolo dei cani abbandonati e promuovere, in una città che guarda al futuro una cultura rivolta al rispetto degli animali, segno di una coscienza civica presente in altre realtà d’Italia.
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