Ermando Parete è il secondo in Italia ancora vivente dei 404 prigionieri italiani (furono 10362 gli italiani rinchiusi a Dachau, bruciati 9958) sopravvissuti al campo di sterminio di Dachau (Germania). Commovente la sua testimonianza fatta sabato 26 gennaio al Principe di Piemonte agli studenti del Geometra e a una rappresentanza dell’Istituto d’Arte e del “Nitti, che hanno celebrato il “Giorno della memoria”.

L’ottantaquattrenne di Pescara, deportato numero 142192, arruolato nella Guardia di finanza l’11 maggio 1942 e assegnato il 1 novembre dello stesso anno all’XI Battaglione dislocato in Jugoslavia, dopo l’8 settembre ’43 catturato dai partigiani slavi riesce a fuggire e a raggiungere l’Italia ma nei pressi di Cima d’Olmo (Tv) viene catturato dalla SS e trasferito nelle celle sotterranee del carcere di Udine dove viene sottoposto a torture e spietati interrogatori. Da qui viene portato al campo di sterminio e di eliminazione KZ di Dachau, dove fu assegnato al Blok 17 (addetti ai lavori forzati). “Io ho lasciato Dachau ma Dachau non ha lasciato me”, ha detto il Vice Brigadiere durante il racconto. “Sono stato appeso e torturato sulle palizzate, infilato due volte nel ghiaccio, bastonato sul ventre, spellato col disinfettante”. A salvarlo la forza di vivere e il ritornello degli alpini: “Noi andremo sempre avanti, nessuno fermerà il passo” e il pensiero che al momento dell’uccisione avrebbe gridato: “Viva la Guardia di Finanza, viva l’Italia”. Ma la fortuna ha voluto che nel giorno della sua fucilazione, 29 aprile ’45 a irrompere nel campo sono i militari della 7° Armata degli Stati Uniti. Parete si salva così e torna in Italia, in Abruzzo a piedi: “Arrivai a casa che pesavo 29 chili”.
L’iniziativa, coordinata dal dirigente del Geometra, Raffaella Iacovelli, ha voluto presentare la “memoria quale generatrice di speranza e di forti idealità, ricchezza per l’umanità – come ha detto la preside Iacovelli -. Vogliamo mantenerla viva per dare un senso alla storia, alla civiltà, alla nostra azione quotidiana per poter guardare l’orizzonte ogni mattina, senza darlo mai per scontato”.
Non hanno fatto mancare il saluto le autorità presenti: Vitantonio Pignataro della Guardia di Finanza regionale, comandante della compagnia di Potenza, il consigliere regionale Giacomo Nardiello, l’assessore alla cultura della Provincia Domenico Vita, Massimo Molinari vice-sindaco di Potenza, Annamaria Calabrese dell’Ufficio scolastico regionale oltre a Franca Minnucci, coordinatrice per l’Abruzzo del progetto “Memoria” che ha accompagnato Parete.

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