Inaugurata oggi a Potenza la nuova sede Acli. Si rafforza la presenza delle Acli nel territorio al servizio delle famiglie, dei lavoratori e dei giovani che cercano ascolto e servizi

È stata inaugurata stamane a Potenza, alla presenza del presidente nazionale Andrea Olivero, la nuova sede provinciale delle Acli. Ubicata nel cuore della città, in una spaziosa e accogliente struttura messa a disposizione dalla curia arcivescovile di Potenza, la nuova casa aclista di via Acerenza 37 ospiterà gli uffici della presidenza, della segreteria organizzativa e del consiglio, nonché le sedi dei movimenti e delle associazioni specifiche come Fap (Federazione anziani e pensionati), Acli Terra, Acli Anni Verdi e lo sportello provinciale del Caa (Centro di assistenza agricola). Resteranno invece nella vecchia sede di via Pretoria il centro di assistenza fiscale, il patronato e lo sportello Colf.“L’inaugurazione della nuova sede provinciale – ha detto il presidente provinciale Gennaro Napodano – segna un ulteriore passo verso il rafforzamento della presenza delle Acli nel territorio al fianco delle famiglie, dei lavoratori, dei giovani. La sede di Potenza, in linea con lo spirito che da sempre anima la nostra associazione, vuole essere un punto di riferimento e di coordinamento per la rete dei circoli territoriali, che rappresentano la linfa vitale delle Acli, ma anche un centro di orientamento per le famiglie che necessitano di ascolto e servizi di qualità”.Per il presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero, che ha chiuso i lavori della mattinata, “con questo nuovo spazio si rafforza la presenza e l’azione delle Acli, in particolare sul tema cruciale del lavoro e dei diritti. La stessa vicenda di Melfi – ha osservato Olivero – dimostra che bisogna cambiare il sistema delle relazioni tra imprese, sindacato e lavoratori con l’obiettivo di allargare il perimetro dei diritti e delle tutele. Va in questo senso – ha concluso Olivero – la campagna promossa dalle Acli sullo statuto dei lavori per garantire più diritti e più tutele a chi oggi non ne ha”.

 

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