Sono riprese oggi le trivellazioni nel territorio di Policoro da parte della società “Gas Plus” che dal sottosuolo dell’area jonica estrae fino a 70mila metri cubi di metano al giorno. All’attività estrattiva si oppongono i cittadini che, preoccupati per le conseguenze sulla salute e l’ambiente, hanno annunciato una manifestazione di protesta per il prossimo 9 gennaio.
Trivelle al lavoro da questa mattina in località Masseria Morano di Policoro, nel Metapontino,per la perforazione del pozzo esplorativo denominato “Masseria Morano 1”; si scava fino a 1000 metri di profondità alla ricerca di gas metano e nella zona si arriva ad estrarre fino a 70000 metri cubi al giorno. Nonostante la concessione regionale di cui è in possesso la Gas Plus Italia, la Società che sta operando a Policoro, all’attività si oppone un comitato di cittadini che chiedono ulteriori accertamenti possibili conseguenze sulla salute e sull’ambiente delle estrazioni. Per il prossimo 9 gennaio è prevista una manifestazione di protesta , ma intanto i cittadini hanno rivolto un appello al Quirinale affinché si fermi l’attività della Gas Plus. Dalla parte dei comitato c’è il primo cittadino di Policoro, Nicola Lopatriello, il quale ha dichiarato di essere stato costretto a malincuore, verificata la documentazione relativa alle autorizzazioni regionali della società, pur essendo da sempre contrario a quella che ha definito una ‘violenza del territorio’ , a far riaprire il pozzo che egli stesso aveva chiuso il 29 ottobre scorso, non rientrando nelle sue competenze il blocco definitivo dell’attività di perforazione Il Sindaco inoltre si è detto rammaricato della posizione assunta dalle associazioni ambientaliste che “dopo aver sollevato un polverone sulla vicenda si sono ritirate strumentalmente, forse perché dall’altra parte non c’era un nemico politico” e del “metodo amministrativo, tutt’altro che concertativo, con il quale in maniera unidirezionale la Regione Basilicata ha dato il suo placet”.
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