eoliche-cancellaraSi passi ora dai “parchi eolici industriali” ai “parchi veri” Dopo la conferenza stampa sulla questione eolica in Basilicata organizzata dal gruppo consiliare di Rifondazione Comunista alla Regione Basilicata e dall’OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista) Accademia Kronos sottolinea la volontà politica espressa dal Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente, On.le Laura Marchetti, di adottare una moratoria di sei mesi in attesa delle linee guida nazionali per il corretto inserimento sul territorio degli impianti eolici industriali. Le parole del sottosegretario Marchetti sono l’espressione politica comune ai cittadini, ai movimenti, ai comitati ed associazioni – tra cui Accademia Kronos – che coniano le dichiarazioni dell’On.le Laura Marchetti.Troppo spesso, infatti, quando si parla del protocollo di Kyoto si è portati a generalizzare problematiche centrali quali la tutela del territorio, del paesaggio e delle foreste che contribuiscono a determinare la biodiversità, fattore centrale del riequilibrio climatico e parte integrante di un sistema complesso che consente la vita sul pianeta. Ed è per questo che riprendiamo le dichiarazione del Presidente nazionale di Accademia Kronos Ennio La Malfa: – “Tutto ciò che travalica il livello di equilibrio e di correttezza nel contesto della salvaguardia dell'ambiente e dei rapporti civili tra gli uomini, ci trova critici e disposti ad intervenire anche energicamente. Sulla questione energia Accademia Kronos, ovviamente, sta dalla parte di chi la produce pulita da fonti rinnovabili. La nostra Associazione però non accetterà mai di stare dalla parte dei furbi, di quei falsi ambientalisti il cui benessere dell'ambiente e la tutela del paesaggio “interessano” solo se rappresentano un buon business” . In Basilicata, come in Italia, abbiamo assistito alla gestione privata del territorio e del paesaggio con la complicità degli amministratori spesso abbagliati da risanamenti di bilanci e false prospettive occupazionali per i giovani. Ormai il quadro dell’ecobusiness dell’eolico industriale investe i “parchi veri” inabissati in un oceano di silenzi e assensi” solo per far posto alle torri eoliche, a quelle petrolifere ed al nuovo sfruttamento dei boschi per scopi energetici dell’industria. “Non è un caso, – ha dichiarato il Presidente della sezione lucana di Accademia Kronos Vito L’Erario – che diversi impianti eolici industriali in attesa dell’autorizzazione unica regionale, ricadano all’interno di parchi nazionali o aree tutelate dall’UE, SIC, ZPS e IBA (Important Birds Areas) , come il caso di Latronico-Carbone, di Campomaggiore e Muro Lucano. L’eolico industriale, insieme alle attività petrolifere, sono le cause prevalenti che bloccano l’istituzione del parco nazionale Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese e regionale del Vulture e bloccano la gestione del parco nazionale del Pollino, ove la Regione Calabria ha rilasciato di recente valutazione di incidenza positiva per la centrale Enel del Mercure e per impianti eolici nella valle del Lao, al confine del territorio lucano. Accademia Kronos ribadisce invece la centralità dei “parchi veri” quali contenitori della biodiversità e sottolinea l’esigenza del rilancio della politica per l’ambiente in Italia, ormai da troppo tempo subalterna agli interessi industriali”.

Loading