Operazione antimafia nelle aree del vulture-melfese e del’alto-bradano. Inflitto un duro colpo al Clan Cassotta, attivo nei territori del comuni di Melfi, Rionero in Vulture e Venosa, clan storicamente contrapposto al Clan “Delli Gatti”. Dieci omicidi dal ’91 ad oggi, estorsioni,attentati, minacce e affinità con impiegati della pubblica amministrazione per ottenere appalti. episodi apparentemente non collegati, ma che in realtà celavano una vera e propria guerra di mafia. Una rete ben tessuta, di cui gli inquirenti sono riusciti a dipanare le fila raggiungendo oggi l’importante risultato.
L’operazione antimafia di oggi, denuncia la presenza sul territorio del Vulture-melfese di vere e proprie organizzazioni criminali locali, pericolose anche se di piccole dimensioni.

Si è conclusa nelle prime ore del mattino l’operazione antimafia "Fox", condotta dagli Agenti di Polizia della Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile di Potenza nelle aree subregionali del “vulture-melfese” e dell’ “alto-bradano”.
Sei le ordinanze di custodie cautelare in carcere eseguite nei confronti di altrettanti indagati, ritenuti responsabili di associazione per delinquere di stampo mafioso, tentata estorsione e minacce aggravate. Il reato contestato è quello di associazione mafiosa ex art. 416 bis del codice penale.
Si tratta di
Cassotta Massimo Aldo, di anni 37,di Melfi,
Cacalno Adriano, 34 anni, di Rionero in Vulture,
Cassotta Alessandro di 22 anni, di Rionero
Plastino Giovanni 31, Rionero
Martucci Riccardo di 59 anni di Venosa,
D’amato Alessandro di 38 anni di Melfi.
Tranne Martucci, tutti gli altri erano già in regime di detenzione.
Oltre al territorio di Melfi, storicamente controllato dal clan “Delli Gatti”, gli esponenti del contrapposto sodalizio dei “Cassotta” negli ultimi tempi avevano esteso le proprie attività illecite anche sui territori dei comuni di Venosa e Rionero ,do avevano avviato una persistente attività estorsiva ai danni di imprenditori ,artigiani e commercianti.
L’operazione, rappresenta l’epilogo di una più vasta ed articolata attività di indagine, avviata dalla Sezione Criminalità Organizzata, in seguito alla barbara uccisione di Marco Ugo Cassotta, esponente dell’omonimo clan, avvenuta il 14 luglio 2007, che segnava l’inizio di una nuova e più cruenta guerra di mafia nell’area del vulture melfese.
L’attività d’indagine, diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia e frutto di pura ed esclusiva azione investigativa, oltre agli evidenti effetti repressivi e di individuazione delle responsabilità penali dei singoli indagati, ha permesso di raggiungere anche importanti risultati preventivi: sono 2 gli attentati omicidiari, programmati uno dell’inverno 2007, l’altro dell’estate 2008, sventati grazie alle attività della Squadra Mobile.
 

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