Dal valico del Brennero al porto di Brindisi, continua l’operazione trasparenza. Dopo il blocco alla frontiera del Brennero che ha visto oggi protagonisti migliaia di imprenditori agricoli e zootecnici, con la partecipazione di un centinaio di allevatori di Potenza e Matera, domani 22 luglio la mobilitazione si sposta al porto di Brindisi.

Annunciata la partecipazione di diversi pullman provenienti dalla Basilicata con allevatori e coltivatori diretti che si uniranno alla protesta in difesa dell’agroalimentare italiano. Una protesta per evitare che latte e formaggi Made in Italy siano minacciati dalle importazioni di sottoprodotti e semilavorati industriali e spacciati come italiani per la mancanza di un corretto sistema di etichettatura.Un vero e proprio blitz davanti al porto per sapere che “cosa arriva e dove va a finire”. Di qui, giungono in Italia miliardi di litri di latte, cagliate e polveri all’anno destinati a finire in tavola senza alcuna informazione ai consumatori.
Stesso discorso per frutta di qualità e grano. A rischio la frutticoltura del Metapontino (la Basilicata è la terza regione produttrice di albicocche) e il grano.
Doppio il problema: penalizzati i redditi delle imprese agricole e nessuna garanzia per il consumatore .
 

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