In merito alla recente sentenza di condanna da parte del Tribunale di Catanzaro nell’ambito del processo “Insomnia”, invio una dichiarazione del presidente della Fondazione antiusura “Interesse Uomo”, don Marcello Cozzi.
La fondazione antiusura, nata a Potenza nel 2002 e operante in tutta Italia dal 2012, è parte civile nel processo di Catanzaro.
“È uno dei reati più disgustosi di cui ci si può macchiare. Perché l’usura manda in frantumi una vita di sacrifici, devasta la propria quotidianità e violenta la dignità delle persone che abbraccia fra i suoi tentacoli mortali.
È importante per noi la condanna inflitta ieri dal Tribunale di Catanzaro a sei persone del vibonese nel processo denominato ‘Insomnia’: perché ci conferma che la denuncia è l’unica via di uscita, perché dice alle vittime che devono fidarsi delle forze dell’ordine, come in questo a Vibo Valentia la vittima si affidò completamente nelle mani dei carabinieri del posto, e perché ci assicura sul fatto che non c’è usura che tenga quando vittima, Stato e società civile camminano insieme, neanche se essa ha una matrice mafiosa. Al clan Bellocco di Rosarno, con i quali in questo processo sono stati accertati collegamenti da parte di un condannato, e alle altre cosche ‘ndranghetiste che con l’usura stanno deturpando la dignità di tante persone, con questa condanna viene lanciato un messaggio chiaro e inequivocabile: non la farete mai franca!”
don Marcello Cozzi
Fondazione antiusura Interesse Uomo
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