Una delegazione della Fim lucana ha partecipato alla manifestazione nazionale di Torino per chiedere l’apertura del confronto sul futuro della Fiat. Zenga: “L’apertura di Marchionne è positiva, ma il confronto va fatto subito”. Circa il 60 per cento dei lavoratori Sata hanno aderito allo sciopero contro la comandata di oggi
Il leader della Fim Cisl Basilicata, Antonio Zenga, accoglie con cautela le parole di Marchionne sulla “opportunità di un incontro con il governo italiano e con il sindacato” per fare il punto sulle strategie del Lingotto. Zenga parla da Torino, dove si è tenuta la manifestazione nazionale indetta da Fim, Fiom, Uilm e Fismic per sollecitare un tavolo di confronto triangolare sul futuro della Fiat. “Marchionne dice una cosa giusta e una sbagliata”, commenta Zenga. “Quella giusta è che serve un tavolo di confronto tra le parti, quella sbagliata è che per avviare il confronto bisogna attendere che
siano definite le trattative con Opel. Sarebbe il caso, al contrario, di avviare la trattativa con sindacato e governo prima di assumere decisioni che potrebbe avere ricadute significative in termini produttivi e occupazionali su tutto il sistema Fiat nazionale”. Zenga
sollecita infine al governo “misure più incisive a sostegno del più importante settore industriale italiano che vale l’11 per cento del prodotto nazionale”. Intanto arrivano i primi dati sulle adesioni allo sciopero proclamato contro la comandata di oggi. Secondo fonti della Fim la media di adesione tra i due turni è stata intorno al 60 per cento.
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