La presa di posizione dei DS di Melfi sulla necessità di far assumere più centralità allo stabilimento FIAT , rappresenta un fatto estremamente positivo in quanto “ toglie dall’ isolamento” chi , come la UILM, da tempo , sta esprimendo forti preoccupazioni sul futuro del polo dell’auto di Melfi. I segnali negativi , purtroppo, sono tanti, come molto opportunamente ricordano i DS di Melfi: Dichiarazione di Vincenzo Tortorelli Segretario Prov.le della UILM della mancata assunzione dei 318 interinali alla lunga chiusura natalizia , fino all’assenza di un nuovo modello del segmento “B” da affiancare alla produzione della Grande Punto. Perciò considera questa posizione un segnale nuovo ed importante che dovrebbero compiere tutte le altre forze politiche e sociali e, soprattutto,le istituzioni, a partire dalla Regione , che, per la verità qualcosa la stà facendo attraverso l’attivazione del “Polo Tecnologico” che vede coinvolta direttamente la FIAT e l’Università della Basilicata. Perché c’è una domanda che vogliamo fare alla FIAT, ed è questa: cosa manca allo stabilimento lucano perché lo stesso possa produrre un nuovo modello di segmento B in grado di assicurargli il futuro dopo il 2008 ? Una domanda che aspetta una risposta che, tuttavia può essere accelerata solo attraverso una forte azione unitaria dell’intera società lucana e delle sue forze organizzate, su richieste concrete e ben definite nel tempo. Solo così potremo sperare in un recupero di centralità dello stabilimento FIAT di Melfi che tecnologicamente e professionalmente è il più avanzato dell’intero gruppo automobilistico italiano.
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