Lo sciopero proclamato oggi da CGIL CISL UIL di categoria dei lavoratori agricoli, per rivendicare una coerente applicazione delle norme in materia di previdenza e dei rapporti di lavoro, è una iniziativa di forte coinvolgimento delle lavoratrici e lavoratori su temi che gli organi ispettivi e l’INPS continuano ad avere un atteggiamento dilatorio. Infatti gravi e colpevoli sono i ritardi con cui si procede all’applicazione delle norme riguardanti la trasparenza nei rapporti di lavoro e l’emersione dal lavoro nero, nonché al riconoscimento del diritto per i lavoratori di anticipazioni in busta paga ed al calcolo delle prestazioni sui minimali retributivi. E’ del tutto evidente che vi è bisogno di adottare delle procedure certe e verificabili nell’attività di vigilanza, di rilascio dei registri alle imprese che dimostrino di avere veramente titolo onde evitare l’inquinamento del mercato del lavoro di imprese “senza terra” che si sono rilevate organizzatrici del caporalato. Altrettanto riteniamo che se le buone misure emanate nella legge finanziaria per il 2007, sul DURC “Documento unico di regolarità contributiva e l’obbligo da parte delle imprese di comunicare il giorno prima l’assunzione del lavoratore, non trovano una coerente applicazione nelle procedure di esclusione dai benefici previsti dagli aiuti pubblici, non avranno nessuna efficacia sotto il profilo della lotta allo sfruttamento ed al lavoro nero in agricoltura. A nostro avviso le istituzioni devono impedire che i lavoratori e le lavoratrici possano continuare ad essere soggiogati da un sistema vessatorio che oltre a negare i diritti e la dignità delle persone provoca tante morti sul lavoro.
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