L’Assemblea precongressuale dell’area del Vulture della UILM di Potenza, riunitasi a Rionero per eleggere i delegati al X° Congresso Provinciale, convocato per il 30 e 31 ottobre 2009, ha discusso della drammatica situazione in cui versa il sistema industriale e produttivo lucano, interessato dalla chiusura di diversi siti produttivi, a partire dalla LASME.
La relazione del Segretario Provinciale, Vincenzo Tortorelli, dl dibattito e delle conclusioni del Segretario Generale della UIL di Basilicata, Carmine Vaccaro, hanno preso atto dello stato di crisi che ha già prodotto nel Paese la distruzione di circa 562.000 posti di lavoro, di cui qualche migliaio in Basilicata.
Spicca in questo momento la vertenza della LASME sulla quale permane una generale insoddisfazione del sindacato e dei lavoratori sull’andamento della trattativa presso il Ministero: Tuttavia, per la UILM l’aver scongiurato la chiusura dello stabilimento rappresenta un punto di partenza sul quale costruire una proposta in grado di salvare i posti di lavoro.
Per raggiungere questo obiettivo, occorre un coinvolgimento diretto della FIAT, perciò la UILM sostiene la richiesta del Presidente della Regione al Ministro Scajola di convocazione del tavolo nazionale sull’”automotive”, istituito presso la Presidenza del Consiglio.
Sostegno, peraltro, già annunciato dal Segretario Nazionale Confederale, Paolo Pirani.
E’ necessario riscrivere un nuovo patto con la FIAT, che definisca regole e comportamenti di partecipazione e di condivisione delle scelte che, in un’ ottica di difesa dei diritti e delle tutele e di valorizzazione della risorsa umana, possa rafforzare il lavoro e rimettere Melfi al centro dei processi produttivi dell’intero gruppo.
L’ Assemblea della UILM del Vulture ha infine espresso un giudizio negativo sull’andamento della trattativa contrattuale anche per le “ fughe in avanti” della FIOM CGIL che continua ad illudere i lavoratori e per le chiusure ingiustificate di FEDERMECCANICA che tenta di non rispettare le nuove regole contrattuali in forte contraddizione con quanto già sottoscritto da FEDERALIMENTARI e FLAI CGIL FAI CISL E UILA UIL.
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