Il direttivo della Fim dice sì alla piattaforma
Stamane a Rionero assemblea dei quadri e delegati del sindacato metalmeccanico della Cisl con la segretaria nazionale Anna Trovò e Nino Falotico

Semaforo verde dal direttivo allargato ai delegati della Fim Cisl Basilicata alla piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici presentata questa mattina al centro sociale di Rionero. Già da lunedì partiranno le assemblee e le consultazioni nelle aziende metalmeccaniche della regione che si dovranno concludere entro la metà di questo mese. Se arriverà il via libera dei lavoratori, la palla passerà al tavolo negoziale con Federmeccanica per il varo definitivo del nuovo contratto nazionale 2010-2012.

Nella piattaforma unitaria Fim e Uilm chiedono in particolare un incremento retributivo del 6 per cento dal 1 gennaio 2010 e di portare a 390 euro annui il cosiddetto "elemento perequativo", ovvero una sorta di premio una tantum ai lavoratori privi della contrattazione integrativa aziendale. Fim e Uilm chiedono inoltre di estendere la contrattazione di secondo livello, aumentare la contribuzione aziendale al fondo pensionistico integrativo di categoria e regolamentare il ricorso al lavoro flessibile per evitare il formarsi di sacche di precarietà.

Il segretario generale della Fim Cisl lucana, Antonio Zenga, sottolineando la difficile congiuntura economica, ha detto che "il rinnovo del contratto è un banco di prova fondamentale per ribadire la centralità del lavoro" e ha aggiunto che "la riforma del modello contrattuale rappresenta un solido argine al malcelato desiderio delle controparti di destrutturare la contrattazione accampando come giustificazione proprio la crisi economica". Secondo Zenga "oggi abbiamo le regole e abbiamo la contrattazione integrativa che, unite ad una politica fiscale più favorevole al lavoro dipendente, ci può consentire di recuperare quello che i lavoratori hanno perso negli ultimi decenni". Zenga ha dedicato solo un flash alla posizione "solitaria" della Fiom evidenziando che "ogni tentativo di dare vita ad un percorso unitario è stato vano" e che "la Fim ha scelto di non essere ostaggio di chi sabota la contrattazione e rivendica l’impossibile".

Al direttivo della Fim non ha fatto mancare la propria presenza il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico. Il numero uno della Cisl ha detto che “dentro la riforma della contrattazione c’è un grande spazio per la contrattazione orizzontale, quella che si fa nei territori, in particolare su temi come la fiscalità locale e il contenimento dei prezzi e delle tariffe dei servizi pubblici”, auspicando “una migliore correlazione tra la contrattazione territoriale e quella aziendale per difendere il potere di acquisto dei salari”.

Ma la vera sfida ora è il negoziato con Federmeccanica, “un negoziato che non sarà facile perché non bisogna dare nulla per scontato – ha detto in conclusione dei lavori la segretaria nazionale della Fim, Anna Trovò – anche se le nuove regole della contrattazione ci aiuteranno nella trattativa con la controparte aziendale”.

 

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