La trattativa con il Governo sui temi della Previdenza, Pensioni, Mercato del lavoro è ancora tutta aperta. Allo stato non c’è ancora una proposta ufficiale del Governo e ciò è preoccupante per il buon andamento della trattativa. Il sindacato ha presentato da tempo una piattaforma convincente che ha avuto l’adesione dei lavoratori e dei pensionati. In primo luogo si devono dare le risposte che milioni di lavoratori si attendono sulla previdenza e in modo particolare inerente il superamento del cosiddetto scalone introdotto dalla legge Maroni, a partire dal ripristino dei 57 anni di età e 35 di contribuzione. La separazione delle risorse finanziarie fra assistenza e previdenza è essenziale per una corretta e trasparente verifica dei conti previdenziali pubblici, con la eliminazione dei molti privilegi ancora esistenti. E’ del tutto evidente l’interesse del sindacato e di milioni di lavoratori e pensionati che la trattativa si svolga in modo serio e che il Governo svolga sul tavolo del confronto fino in fondo il proprio ruolo presentando il documento ufficiale sul complesso delle questioni aperte, che assicurino un futuro previdenziale alle giovani generazioni,il potere d’acquisto delle pensioni, un nuovo mercato del lavoro e gli ammortizzatori sociali universali per tutti i lavoratori. E volontà del sindacato perseguire l’obiettivo di fare un buon accordo che dia risposte a chi produce la ricchezza nel nostro paese che sono i lavoratori e le lavoratrici. Svolgere la trattativa attraverso i mezzi stampa non è accettabile sotto ogni profilo a partire dal rispetto dei soggetti in campo. Non è consentito a nessuno giocare a scaricare le responsabilità in una situazione difficile in cui versa il Paese per questo che riteniamo che debba prevalere il senso di responsabilità in primo luogo di chi governa.

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