Vertenza Basind : solo un nuovo acquirente potrà impedire la chiusura dello stabilimento che produce componenti per insonorizzazione delle auto in Valbasento. Il gruppo napoletano Adler, proprietario dell’azienda, chiude perché afferma di registrare perdite di 150 mila euro al mese. E mentre a Pisticci in 35 rischiano la mobilità, l’azienda tenta un nuovo investimento produttivo ad Atella :rilevare l’ex Filatura di Vitalba. 

 


Trovare un soggetto imprenditoriale disposto a rilevare lo stabilimento di Pisticci per impedirne la chiusura. E farlo in tempi brevi, anzi brevissimi per sfruttare il bando di consolidamento per la Val Basento, bando che scade il 28 settembre. E’ l’impegno assunto nel corso di un vertice convocato dalla Regione Basilicata, dai dirigenti della Basind di Pisticci (stabilimento che produce componenti per auto) di proprietà del gruppo napoletano Adler.
Ferma restando dunque la “volontà irrinunciabile dell’azienda di fermare l’attività produttiva per evitare il tracollo (dall’inizio dell’anno ha dichiarato- si registrano perdite di 150 mila euro al mese) l’unica soluzione sarebbe quella di trovare un nuovo acquirente. E mentre Regione, sindacati e Confindustria Basilicata lavorano per salvare uno stabilimento sfortunato (entrato in produzione nel 2000 come “Orsasud” e rilevato solo nel 2007 dalla Basind) il Gruppo Scuderi, società che controlla l’Adler, chiude a Pisticci, ma tenta un nuovo investimento in Basilicata: l’ acquisizione della Filatura di Vitalba. Una eventualità inaccettabile per lavoratori e sindacati.

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