“Concentrare le risorse e incentivare quelle imprese, sane e che rispettano le regole e le leggi, che assumono donne e giovani, attraverso il credito d’imposta occupazione; un programma di grandi infrastrutture strategiche: sono queste le aspettative maggiori in Basilicata per l’attuazione del Piano Sud del Governo”.
E’ quanto sostiene il segretario generale regionale della Uil lucana Carmine Vaccaro, per il quale “è prioritario, e non più rinviabile, un forte impegno a favore dello sviluppo del Mezzogiorno sia del Governo che, per la parte istituzionale e di governo territoriale che le compete, della Giunta Regionale, con una migliore programmazione e selettività degli interventi in grado di dare una speranza ai giovani in cerca di un’occupazione. Non va sottovalutato, in proposito, che dei Fondi Europei è stato speso soltanto in media al Sud l’8,2% e in Basilicata poco meno del doppio in percentuale, mentre dei Fondi per le aree sottoutilizzate (FAS) per il periodo 2007-2013 le risorse stanziate non sono state utilizzate per tale scopo”.
“Riguardo il rapporto tra formazione e lavoro – prosegue il sindacalista – la Uil rimane convinta che la strada maestra, più che pensare ancora ai Tirocini Formativi presso le P.A., sia quella della valorizzazione dell’apprendistato. Si tratta infatti di un contratto trasparente, a valenza formativa, con significativo risparmio per le imprese. Per questo come UIL metteremo in pista tutte le soluzioni possibili per un confronto che non sia strumentale o di semplice piagnisteo ma che, a partire dall’atteso Piano Regionale del Lavoro, invece possa portare a casa risultati concreti per sbloccare la nostra economia e posti di lavoro”.“Il giudizio complessivo – aggiunge Vaccaro – è per ora sospeso in attesa di verificare la disponibilità effettiva dei finanziamenti per ora solo previsti, i progetti-obiettivo, le modalità di attuazione dei programmi. Condividiamo la proposta della cabina di regia, ma perché funzioni occorre una ferma volontà politica dei soggetti coinvolti, e innanzitutto – aggiunge il segretario della UIL – il coinvolgimento delle Regioni. E’ quindi necessario, anche su questo terreno, che potere e responsabilità siano sempre congiunti attraverso l’attivazione di strumenti che inducano la pubblica amministrazione del Mezzogiorno a funzionare meglio.
La UIL – sottolinea Vaccaro – indica un percorso virtuoso: favorire il “Buon Governo” per migliorare l’efficienza e l’efficacia della Pubblica Amministrazione; creare “Occupazione” per sostenere la crescita del buon lavoro; investire in “Infrastrutture materiali ed immateriali”per garantire lo sviluppo del Mezzogiorno. Ed insieme a queste idee-forza un “pacchetto di proposte”: la costituzione di una “Agenzia nazionale per il Mezzogiorno” promossa e condivisa dalle Istituzioni nazionali e regionali, con il compito non tanto di gestire le risorse, quanto di selezionare i progetti di investimento verso progetti di qualità, superando le lentezze ed i
ritardi nell’impiego delle risorse; la leva della premialità per quelle Amministrazioni Locali che garantiscano il pagamento dei fornitori entro 90 giorni attraverso la deroga del Patto di Stabilità; forti azioni di contrasto alla criminalità che spesso ha alimentato, ed alimenta, forme clientelari ed assistenziali che contribuiscono alla diffusione di quella “zona grigia” dovuta all’intreccio tra burocrazia ed illegalità, organizzata o meno”.
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