“Nella nostra Nazione, registriamo numeri clamorosi sulla povertà in Italia. In Italia ci sono 10.048.000 di persone che vivono in condizioni di povertà relativa, pari al 16,6% della popolazione.  Le situazioni più gravi si osservano tra le famiglie residenti in Basilicata che segna il top, 

Tra questi 6.020.000 sono poveri assoluti, cioè non riescono ad acquistare beni e servizi per una vita dignitosa (9,9%). Per quanto riguarda le famiglie, in Italia sono considerati relativamente poveri 3.230.000 di nuclei, il 12,6% del totale. Di questi 2.028.000 sono poveri in maniera assoluta. Si tratta del 7,9% del totale delle famiglie. La situazione più preoccupante è quella del Mezzogiorno, con in media oltre un quarto di famiglie povere”.

Lo dicono i segretari dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Pino Giordano per i quali, “nelle regioni del Sud la povertà è molto più diffusa rispetto al resto del Paese. Le situazioni più gravi si osservano tra le famiglie residenti in Basilicata che segna il top, dove restano sempre più pesanti i riflessi sulle condizioni di vita. Equità e tutela sociale, sostegno all’economia, governance e cooperazione territoriale sono binomi che non possono solo meramente essere annunciati ma, il Presidente Pittella dovrà rompere gli schieramenti e proseguire su piani d’attuazione concreti: almeno due famiglie su cinque – proseguono i segretari Ugl – sono costrette a tagliare la spesa alimentare e tre su dieci comprano soltanto prodotti in promozione. In Basilicata hanno chiuso circa 2.000 ditte, di cui la percentuale più alta si registra nelle attività piccole e medio piccole metalmeccaniche sfiorando addirittura il 68%. Si tratta di cifre che confermano la gravità della situazione e non c’è più tempo da perdere, quindi c’è la necessità di individuare strumenti di emergenza, anche attraverso i nuovi programmi di spesa comunitaria. Per l’Ugl Basilicata – aggiungono Tancredi e Giordano – si potrebbe intervenire alleggerendo il peso degli studi di settore anche per il 2015 e prolungare la moratoria sui debiti delle imprese. Prevedendo una movimentazione finanziaria di circa 3 miliardi e 300 mila euro, fondi per sanità, inclusione sociale, trasporti, istruzione, ambiente, sviluppo e imprese, la manovra finanziaria così come esposta è apprezzabile ma, i provvedimenti presentati dal presidente Pittella dovranno necessariamente portare ad una svolta e discontinuità rispetto al passato, in un territorio regionale con una situazione già disastrata. Indubbiamente la crisi in Basilicata come nella Nazione si è imposta su tutti, imprese e lavoratori e per tanto – concludono i segretari Giordano e Tancredi -, và tamponata la moria delle imprese, sostenendo un progetto di largo respiro che dia ossigeno per la tutela di quel poco di lavoro e di lavoratori che ancora riescono a sopportare tale crisi”.

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