La Segreteria Regionale dell’Unione Generale del Lavoro della Basilicata, sulla base di quanto già deciso a livello nazionale, aderisce alle tre ore di sciopero generale manifestando in ogni singola realtà produttiva e presidiando sotto le Prefetture nella stessa giornata di oggi, lunedì 12 dicembre.
L’obiettivo è quello di sensibilizzare il Governo affinché si avvii immediatamente il confronto per cambiare la manovra ritenuta iniqua e fortemente penalizzante per i lavoratori dipendenti e pensionati. La Segreteria Regionale UGL ha altresì ritenuto necessario, a fronte del fatto che in Basilicata la crisi non accenna a placarsi, ma anzi in tal modo si aggraverebbe, riprendere le iniziative per sbloccare la situazione in ordine ad alcune vertenze ancora irrisolte. In particolare, quelle relative al comparto industriale e alle infrastrutture materiali e immateriali. Per questo motivo sarà inviata richiesta ai Presidenti delle Province, dott. Piero Lacorazza e dott. Franco Stella, di riunire i tavoli di crisi provinciali per puntualizzare una visione complessiva di iniziative in grado di sostenere un concreto ed effettivo progetto di sviluppo. Le Segreterie Provinciali e Regionale dell’UGL sensibilizzano i Prefetti di Potenza e Matera, affinché le istanze sociali del territorio possano essere rappresentate in sede di Governo nazionale, così che vengano immediatamente adottati provvedimenti urgenti in particolare per quanto riguarda la disoccupazione giovanile, che in Basilicata detiene il triste primato negativo a livello europeo e nazionale, ma anche per contrastare i fenomeni di povertà e disagio sociale che ormai si allargano in maniera drammatica. L’UGL Basilicata chiede confronti con gli enti locali per capire l’impatto che la manovra potrà avere sui lavoratori e pensionati che si vedranno ulteriormente falcidiare gli assegni pensionistici e i salari, anche per effetto delle addizionali Irpef e dell’introduzione della tassa sulla prima casa (IMU).
L’UGL aderisce allo sciopero perché l’esecutivo tecnico del prof. Monti, ha licenziato il testo in tempi record, adottando decretazioni “incomprensibili”, senza una reale partecipazione sociale. Gli aumenti previsti delle accise, degli estimi catastali, la mancata indicizzazione delle pensioni e l’aumento dei coefficienti pensionistici sono misure che, non implicitando delle concrete azioni contro l’evasione fiscale, a favore del contenimento della spesa delle famiglie peseranno solo sui ceti medio – bassi, prestando il fianco agli interessi delle banche, industriali e di chi controlla i grossi capitali. L’UGL Basilicata lancia un concreto allarme sulla possibilità di un ritorno alla vecchia lotta di classe a causa dell’annullamento della forza contrattuale dei lavoratori dipendenti. Così come i cittadini sono stati lasciati soli da una “classe politica” non in grado, per oscure ragioni, di opporsi con forza e decisione a questa insensata ed antidemocratica decisione del Governo. Non ci sono scuse per la UGL, la manovra va rivista. Se i sacrifici sono doverosi, bisogna farli tutti insieme altrimenti, è necessario opporsi. Chiediamo al Governo di aprire una trattativa sulle misure da adottare contro la crisi aprendo un vero negoziato. Non è accettabile una manovra iniqua e priva di qualsiasi intervento finalizzato al rilancio economico e produttivo che penalizzerà in modo evidente la Basilicata che, ormai da anni, mostra rilevanti segnali di sofferenza sia nel versante produttivo ed occupazionale che in quello sociale. L’UGL Basilicata, condividendo pienamente le azioni di protesta deliberate dalla Segreteria Confederale Generale, ha attivato tutti i quadri sindacali regionali affinché oggi i lavoratori ed i pensionati lucani possano far sentire la loro rabbia, la loro delusione e la loro forte preoccupazione per il futuro del ns. paese e delle future generazioni.
Scrivi un commento
Devi accedere, per commentare.