“U.G.L.: Tagli e risparmi! Ma, anche Lotteria! Alla Provincia di Potenza tutto vero.” L’U.G.L. (Unione Generale del Lavoro) prende atto che alla Provincia di Potenza ‘finalmente’ si procede a forme di risparmio, ed esattamente con € 81.991,66, economizzati su compenso ad ex- dirigente, un tempo contestato per “non avere i requisiti di legge” per l’espletamento di funzioni dirigenziali.
La questione non è di poco conto, -dichiara il Segretario Regionale Tancredi- tenuto presente che il dato è vero, determinazioni dirigenziali NN° 2354 e 2531 del 2009, mentre con la prima si concedeva e si riconosceva un “benefit” all’ex dirigente, con la seconda si revocava e si annullava d’ufficio la prima, <dichiarando “che l’atto che ne disponeva l’impegno è nullo di diritto”> facendo così “svanire il premio di fine carriera”, avallato dai precedenti amministratori provinciali.
La gravità dei fatti -prosegue la nota U.G.L.- sta che l’accaduto “non è accaduto” soltanto a seguito della vibrata, immediata protesta scritta del ns. sindacato, che contestava all’Ente l’applicazione e l’interpretazione delle norme contrattuali sui dirigenti, scaturendo poi, in con un atto dirigenziale “illegittimo e nullo” adottato “stranamente” da semplice funzionario del settore personale.
Ci siamo sempre domandati il perchè di tanta “magnanimità”–continua Tancredi Segretario Regionale U.G.L.– da parte dell’Ente Provincia, nel corso degli anni, per “favorire pochi dipendenti” con maggiori compensi ed incarichi dirigenziali in violazioni delle vigenti normative.
Per tali avvenimenti, restiamo anche preoccupati per i circa 650 dipendenti provinciali, privati di risorse per un valore di € 81.991,66, che diversamente, l’amministrazione provinciale avrebbe potuto investire in maggiori risorse economiche per la contrattazione decentrata, per incentivi e produttività nei confronti dei lavoratori i più meritevoli.
Voler far passare in sordina l’azione di revoca dell’atto dirigenziale N° 2531, (cosi percepiscasi la striminzita nota dell’Ente), non rende giustizia –conclude l’UGL– ai “controllori della trasparenza amministrativa” .
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