Dopo una trattativa lunga ed estenuante, nella notte di ieri si sono interrotte le trattative per il rinnovo del CCNL Industria Alimentare, scaduto il 30 Novembre.
Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil di Basilicata esprimono la loro preoccupazione ed il loro disappunto per la poca sensibilità mostrata da Federalimentare rispetto alle richieste, condivise con i lavoratori, su istituti fondamentali del contratto e sugli aspetti di natura salariale.
È incomprensibile ed inaccettabile che la controparte pensasse di concludere un accordo basato esclusivamente sulla penalizzazione complessiva delle retribuzioni a partire dal blocco degli scatti di anzianità e dall’eliminazione dei premi di produzione congelati.
Dopo diversi incontri, iniziati nel mese di settembre, si pensava di poter concludere la trattativa nella seduta plenaria di due giorni già programmata per l’11 e 12 gennaio.
Ma nella notte dell’11 gennaio, una parte della delegazione trattante di Federalimentare si è resa irreperibile.
Le segreterie regionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil stigmatizzano decisamente tale atteggiamento della controparte che non vuole concedere nulla, nonostante il grande contributo dato dai lavoratori per il buon andamento del settore, come testimoniato dai dati economici più recenti. Per tali ragioni ed a sostegno della piattaforma sindacale presentata a Federalimentare, le segreterie di Fai, Flai e Uila hanno deciso di interrompere le trattative e di proclamare lo stato di agitazione del settore, con l’immediato blocco degli straordinari e di tutte le flessibilità (compresi i turni di produzione, le attività di avvio ed interruzione dei processi produttivi ricadenti di domenica), di programmare un fitto calendario di assemblee in tutti i luoghi di lavoro, un pacchetto di 4 ore di sciopero articolato a livello aziendale da effettuarsi entro il 22 gennaio e 8 ore di sciopero nazionale il 29 gennaio.
“Anche nelle aziende alimentari presenti sul nostro territorio – dichiarano i segretari di Fai, Flai e Uila, Lapadula, Esposito e Nardiello – metteremo in atto le iniziative concordate partendo dalle assemblee con i lavoratori per illustrare lo stato della discussione circa il rinnovo del contratto e l’atteggiamento assunto sulla questione salariale e sulla pretesa di poter concludere un rinnovo, praticamente a costo zero, dopo che la stessa Federalimentare non fa altro che diffondere dati positivi sull’andamento del settore. Fai, Flai e Uila sono sempre pronte a discutere e a trattare su tutto ma sulla base di proposte serie e coerenti con la realtà”.

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