Lasme, no alle provocazioni dell’azienda
Per il segretario della Cisl Falotico la Lasme cerca alibi per altri scopi. E a Cazzola che chiede di oscurare le lotte operaie ribatte: “Serve un’informazione democratica e pluralista”
“La scelta della Lasme di non onorare l’intesa raggiunta faticosamente in prefettura appare irresponsabile e arrogante per l’aria di sfida che assume nei confronti dei lavoratori, dei sindacati e delle istituzioni”. Lo sostiene il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, aggiungendo che “le condizioni di legalità e agibilità invocate dall’azienda sono totalmente rispettate, così come determinato dalla proficua e pressante mediazione del prefetto di Potenza”. Proprio per questo, prosegue Falotico, “l’estemporanea e pretestuosa posizione della Lasme appare più il tentativo di procurarsi un alibi per possibili operazioni di speculazione finanziaria ed edilizia sui lotti dello stabilimento lucano”.
Falotico giudica inoltre “improvvida la sortita del vice presidente della commissione Lavoro del Senato, Giuliano Cazzola, che sulla stampa propone di oscurare il dramma di tanti lavoratori che protestano per la perdita del lavoro”. Per il segretario della Cisl lucana “sarebbe il ritorno ad un oscurantismo di altri tempi, fatto di veti e purghe, quando le lotte operaie venivano represse nel sangue. Noi siamo invece convinti che sia necessario tenere sempre accesi i riflettori sul lavoro con un’informazione pluralista e democratica, perché il vero rischio – conclude Falotico – è che l’informazione sia poca e a senso unico”.
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