“La produzione di vetture di fascia alta e suv a marchio Alfa Romeo e Jeep a Mirafiori, in joint venture con Chrysler, rilancia la nostra richiesta di un nuovo modello di segmento B alla Sata di Melfi”.
E’ il commento congiunto dei segretari generali regionali della UIL di Basilicata Carmine Vaccaro e della UILM Vincenzo Tortorelli che hanno rivolto un appello al Governatore della Basilicata Vito De Filippo perché “sostenga la proposta facendo sentire all’a.d. Marchionne il punto di vista della Regione partner di Fiat nella realizzazione del Campus Tecnologico Auto a Melfi”.
“E’ lo stesso Marchionne – sottolineano i dirigenti della UIL – a considerare il progetto per Mirafiori il primo esempio tangibile dell’impatto positivo che l’accordo con Chrysler avrà sull’Italia e a definire l’iniziativa una piattaforma universale comune ai due gruppi, da cui nasceranno tutte le future vetture dei segmenti C e D, automobili e suv, da vendere non solo nell’Unione Europea ma in mercati di tutto il mondo. Pertanto Melfi e il Campus Tecnologico si inseriscono bene in questa piattaforma innovativa di cui siamo in attesa comunque di conoscere in dettaglio i programmi di produzione da affidare a ciascuno stabilimento italiano, mettendo da parte definitivamente disegni di delocalizzazione all’estero. Per questa ragione – continuano Vaccaro e Tortorelli – è ancora più attuale l’indicazione di spostare la Mito Alfa Romeo da Mirafiori alla Sata, tenuto conto che lo stabilimento torinese ha già una missione importante da svolgere che gli consentirà non solo di saturare capacità produttiva degli impianti e relativi livelli occupazionali ma persino di pensare ad un incremento di occupazione diretta ed indotta. In questo contesto di scelte da praticare nel’ambito del Progetto Fabbrica Italia dunque Melfi ha un’ottima prospettiva per aggiungere alla Punto Evo un secondo modello”.
Per UIL – UILM “è questo il modo migliore di accettare le sfide produttività, efficienza e competitività lanciate da Marchionne. A Melfi, lo diciamo fino alla noia, bisogna costruire una piattaforma industriale moderna dell’automotive, non ci accontentiamo di produrre scocche. Vogliamo la testa pensante della FIAT in Basilicata”.
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