Considerato il contesto politico e amministrativo e le sfide che la Riforma del TPL impone a tutti i soggetti interessati, la scrivente Segreteria Confederale della UIL ritiene necessario, per il ruolo che ha svolto in questi anni, intervenire per precisare e integrare la linea politico – sindacale sin qui condotta.
La scrivente ritiene che siano tre gli obiettivi che la prossima Giunta regionale deve perseguire: servizi efficienti, efficaci e di qualità per i cittadini, mantenimento dei livelli occupazionali e ottimizzazione delle risorse finanziarie.
Realizzare questi obiettivi non è impossibile. Il loro raggiungimento è fattibile se l’azione politica pone al centro l’interesse dei cittadini e non si fa ammaliare dalle sirene degli interessi corporativi e lobbystici presenti sul territorio. Con questa nota la scrivente O.S. pone all’attenzione dei soggetti interessati alcuni punti che possono essere insieme proposte e spunti per approfondimento e confronto.
Sistema integrato .Negli anni passati abbiamo sostenuto in più di un’occasione la necessità di introdurre un sistema a tariffazione integrata ( bus + treno) che consentisse l’utilizzo indifferenziato dei servizi presenti sul territorio. Dobbiamo dare atto all’Ufficio trasporti di Regione Basilicata di essersi mosso in questo senso con il Progetto STIB, che aveva avuto anche una prima trance di finanziamenti successivamente persi per l’azione lobbystica messa in campo da coloro che non amano la nostra terra e alle quali qualche Esaù della politica regionale ha prestato il fianco. Riteniamo che questo ragionamento vada ripreso e riproposto.
Programmazione dei servizi. Per quanto riguarda la programmazione dei servizi è necessario ribaltare la prassi. Non devono più essere le aziende che propongono i servizi secondo logiche interne non consone alle esigenze dei cittadini; ma il soggetto titolare dei servizi che programma e mette a contratto i servizi di interesse collettivo fissando criteri e standard qualitativi. Il criterio al quale deve essere ispirata la programmazione dei servizi deve essere quello della complementarietà tra servizio ferroviario e automobilistico. L’integrazione ferro/gomma è favorita dagli interventi programmati da Regione Basilicata sulle tratte ferroviarie esistenti. La scrivente O.S. negli anni passati è stata feconda di suggerimenti e proposte. Ad oggi, però, constata con rammarico come i soggetti attuatori degli interventi
Non hanno messo il turbo, come vorrebbero farci credere, ma continuano ad essere delle lumache.
Finanziamento del TPL.Costituzione di un Fondo unico Regionale. La fonte normativa di finanziamento del TPL è l’art. 21 del D.L. n. 98/2011 che ha istituito il Fondo per il finanziamento del TPL, compreso quello ferroviario, riformato dal successivo art. 1 comma 301 della L.228/12 ( legge stabilità 2013). La norma in questione nel disporre per la ripartizione del Fondo, prevede criteri finalizzati alla razionalizzazione e al miglioramento dell’efficienza del servizio. La norma da degli indirizzi che sono una sfida dalla quale dipende il futuro del TPL regionale. E’ una sfida che impone una rivoluzione nell’approccio alle questioni non escluso un potenziamento delle stesse strutture tecniche regionali preposte con la creazione di un Dipartimento specifico.
Servizi automobilistici sostitutivi e/o integrativi di servizi ferroviari. Con l’articolo 34-octies del D.L. n.179/2012 sono stati disciplinati l’affidamento e la gestione dei servizi automobilistici sostitutivi o integrativi dei servizi ferroviari di interesse regionale e locale, effettuati in maniera stabile e continuativa, con esclusione di quelli a carattere temporaneo, svolti per far fronte a momentanee interruzioni del trasporto o a picchi di domanda. La disposizione prevede che le regioni determinino entro il 30 giugno 2013 i bacini territoriali ottimali per lo svolgimento del servizio, in modo tale da massimizzarne l’efficienza e realizzare l’integrazione con i servizi minimi di trasporto pubblico regionale e locale. A decorrere dal 31 dicembre 2013 la gestione dei servizi in oggetto dovrà essere assegnata esclusivamente a favore di imprenditori o società individuati mediante procedure competitive ad evidenza pubblica. Il legislatore fa salvo quanto disposto dal regio decreto – legge 21 dicembre 1931 n. 1575 nonché le normative regionali in materia. La scrivente O.S.ritiene che il sistema normativo regionale presenti un vuoto. Infatti non risulta nessuna norma che regolamenti i servizi a carattere sostitutivo e/o integrativo. Pertanto la scrivente ritiene necessario colmare questo vuoto prima di procedere alla messa a gara dei servizi di cui all’art. 34 octies. La regolamentazione della materia deve essere il presupposto dal quale far scaturire tutta la successiva programmazione dei servizi secondo il principio della complementarietà, intermodalità e integrazione ferro/gomma. Nello specifico il dettato normativo riguarda tanto i servizi su gomma affidati a FAL srl quanto a TRENITALIA. Sia nell’uno che nell’altro caso, vorremmo sapere se le due società sono interessate sul serio a partecipare alla gara di appalto. Nel caso delle FAL srl si sottolinea che in questi anni hanno investito molto denaro pubblico nel rinnovo del parco automobilistico e se non dovessero partecipare alle gare per l’assegnazione dei servizi su gomma, l’unica spiegazione sarebbe il grave stato confusionale del management aziendale. La Regione, fonte dei finanziamenti e proprietaria dei servizi, dovrebbe dunque convocare la proprietà per definire le reali strategie circa il futuro dell’azienda e dei lavoratori.
Governance del TPL .L’intervento auspicato richiede un approccio non ideologico da parte di tutti i soggetti coinvolti: aziende di trasporto affidatarie dei servizi, Regione, Enti Locali subregionali, O.O.S.S., Associazioni dei Consumatori, Ministero dei Trasporti. La scrivente ritiene che vada recuperato e realizzato lo spirito originario della delega prevista dal D.lgs. n. 422/97: la programmazione e amministrazione dei servizi da parte della Regione nell’interesse delle comunità che amministra. In questo spirito il punto di arrivo deve essere, perciò, la creazione di un soggetto unico che gestisca il TPL sul modello dell’Umbria.
La complessità della sfida è tale che gli interventi non possono essere da fine Consiliatura con interventi tampone ma da inizio di un nuovo ciclo amministrativo.
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