“Il quadro è chiaro e non lascia spazio a dubbi di sorta: il processo recessivo è già in atto e sta colpendo con durezza soprattutto il Mezzogiorno, dove la situazione economica ed occupazionale delle famiglie è drammatica, a volte addirittura insostenibile,
e dove la tenuta sociale continua a rappresentare la nostra maggiore preoccupazione insieme alla platea di cassaintegrati e lavoratori in mobilità ai quali offrire l’opportunità del ritorno al lavoro”. E’ il commento di Carmine Vaccaro, Segretario Generale della UIL Basilicata, ai dati Unioncamere e Prometeia, dai quali emerge che, nel 2012, il calo del Pil lucano dovrebbe aggirarsi intorno allo 0,9% e a fronte di un valore aggiunto medio nazionale per abitante pari a 23.280 euro, in leggera flessione rispetto a quello dell’anno precedente, per le regioni del Nord-Ovest italiano lo stesso indicatore si attesterà a 27.974 euro, mentre in quelle del Sud scenderà a 15.514 euro.
“Basti pensare che il valore massimo – prosegue Vaccaro – che sarà registrato nella Provincia di Milano, è di 34.797 euro, per capire come la situazione economica, da Roma in giù, sia delicatissima e come il confronto tra il Sud e il resto della penisola sia impietoso. Considerando il dato relativo al Prodotto Interno Lordo, inoltre, si riscontra a livello nazionale una variazione negativa dello 0,5%, mentre per le regioni del Mezzogiorno di -0,9%, in linea con quello lucano. Anche considerando le previsioni sul 2012 per la spesa per consumi delle famiglie, mentre a livello nazionale riscontriamo un -0,2%, per le regioni del nostro comparto territoriale la variazione è di -0,7%. In Basilicata, le previsioni per ciò che concerne i consumi delle famiglie sono di un -0,8% e di un –0,9% degli investimenti delle imprese. E’ il momento di adottare senza indugi – è il parere di Vaccaro – misure immediate e serie. La finanziaria varata a fine anno dispiega i propri effetti negativi sulla base sociale già provata da anni di difficoltà economica ed occupazionale. Bisogna lavorare a livello istituzionale sullo sviluppo e la coesione, dando priorità assoluta, attraverso le prime misure del Patto di Sistema Basilicata Obiettivo 2012, al rilancio dell’occupazione duratura, specie di giovani e donne, e alla capacità d’investimento da parte delle imprese”.
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