“Continuano gli annunci trionfalistici della politica  in merito all’utilità della Cavonica per Accettura, Oliveto Lucano, Garaguso , Stigliano, Cirigliano e Gorgoglione. La fondovalle è utile soltanto a San Mauro Forte

a causa delle modifiche e del mancato completamento. Immaginata sin dagli anni Settanta come soluzione definitiva per togliere dall’atavico isolamento i comuni della collina materana, oggi la fondovalle Cavonica risulta essere, per le modifiche di tracciato subite e per il suo mancato completamento, una via di comunicazione esclusivamente a uso del comune di San Mauro Forte. Il collegamento, tra l’altro, è interdetto al transito degli autobus di linea tanto da creare numerosi disagi agli stessi pendolari di questo comune, i quali, pur avendo a disposizione la nuova strada, in pullman sono costretti a fare un lunghissimo giro per Accettura”.

 

E’ quanto denuncia per l’ennesima volta i segretari regionali dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi, Gino D’Amico e Pino Giordano per i quali, “non sono mancati interventi di amministratori che hanno lasciato immaginare che questo nastro d’asfalto sia attualmente una strada vitale, panacea di tutti i mali, per la viabilità dell’entroterra materano. Tutto ciò risulta essere offensivo non solo per i cittadini di Accettura, Oliveto Lucano, Garaguso , Stigliano, Cirigliano e Gorgoglione in quanto questa infrastruttura cosi com’è serve esclusivamente il paese del “Campanaccio” ma, per i tanti ragazzi che non vanno a scuola perché il comune o la Provincia, di chi sia la competenza, non riescono a far asfaltare 400 mt per poter consentire ed autorizzare gli autobus di linea al transito. Ciò – continuano i segretari Ugl – comporta che i pendolari percorrono 50 km di curve al fronte dei 17 km della Cavonica. Un clima di sconforto e di rabbia aleggia soprattutto ad Accettura che da quasi un mese è orfana anche del collegamento con la Basentana in seguito alla chiusura della strada provinciale per Gallipoli-Cognato. La cosiddetta “Cavonica”, nel progetto iniziale, doveva seguire il letto del fiume Cavone (nel suo tratto Iniziale si chiama Salandrella e nasce proprio nel territorio di Accettura) fino alla statale Jonica passando per Craco; ciò avrebbe anche risolto l’attuale problema della chiusura della strada provinciale 176. Negli anni il progetto è stato modificato e derubricato in “Trasversale Alta”, una traversa appunto, tra il Basento e il Sauro. Una triste vicenda che – concludono Giordano, Tancredi e D’Amico –  ha lungamente sbeffeggiato la speranza di un collegamento più celere per raggiungere tanto Potenza quanto Matera. Costata 19 milioni di euro e quasi trent’anni di progettazione la tanto attesa fondovalle ha illuso e deluso i cittadini che sempre più abbandonano i nostri piccoli centri trasferendosi nei due capoluoghi pur di evitare estenuanti viaggi della speranza.

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