“Poiché la Cgil insiste nella sua sterile polemica, ribadiamo che grazie all’accordo firmato da Cisl e Uil, ai lavoratori pubblici non sarà tagliato il salario accessorio negli anni 2011-2013”. È quanto sostiene il segretario generale della Cisl Fps, Giovanni Sarli,                                     

secondo cui “questo straordinario risultato è stato raggiunto senza fare alcuno sciopero, come invece chiede, continuamente ed inutilmente, la Cgil per fare opposizione politica al governo. Nei prossimi mesi – aggiunge Sarli – lavoreremo per fare ottenere, in ogni amministrazione, aumenti in busta paga recuperando risorse economiche dalla lotta agli sprechi. Sarà il modo concreto per compensare il blocco dei rinnovi contrattuali”.

Sarli rinnova l’invito alla Cgil “di chiedere alle amministrazioni di non fare applicare l’accordo del 4 febbraio ai propri associati se intende continuare nella sua assurda posizione. La conseguenza inevitabile sarà che centinaia di iscritti alla Cgil si vedranno negare il salario accessorio e quindi perderanno centinaia o, addirittura, migliaia di euro l’anno. I dirigenti della Cgil abbiano, pertanto, finché sono in tempo, uno scatto di onestà e riconoscano la bontà dell’accordo che ha smantellato il decreto Brunetta”.

“Non vogliamo pensare – prosegue il segretario della Cisl Fps – che si mira a difendere Brunetta il quale, sino all’ultimo momento, si opponeva, anche lui, alla firma dell’accordo, come riportato sul Corriere della Sera il 7 febbraio da Pietro Ichino, ex dirigente Cgil e senatore del Pd. Lo stesso Ichino ha pure condannato la posizione assurda e velleitaria della Cgil. È questo un marchio evidente, posto da un illustre giuslavorista della sinistra, dell’utilità dell’accordo siglato dalla Cisl e dalla Uil”.

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