La Fim, a seguito del mandato ricevuto da 91 lavoratori della Lasme, ha firmato oggi l’ipotesi di accordo presentata il 16 novembre al ministero dello Sviluppo economico. Falotico(Cisl) e Zenga (Fim): “Rispettata la volontà dei lavoratori”
La segreteria nazionale della Fim Cisl ha firmato oggi al ministero dello Sviluppo economico l’ipotesi di accordo sulla vertenza Lasme. Lo riferisce il segretario generale della Fim Cisl Basilicata, Antonio Zenga. La decisione è stata presa questa mattina a seguito del documento con il quale 91 lavoratori hanno dato mandato a Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl di sottoscrivere la proposta fatta dalla Lasme nel corso del vertice al Mise dello scorso 16 novembre. Nel documento i lavoratori invitano inoltre i sindacati di categoria a “definire tutti gli aspetti attuativi e gestionali per la realizzazione dell’accordo” e diffidano “tutta la Rsu a prendere iniziative per nome e per conto dei sotto elencati lavoratori”. L’ipotesi di accordo prevede, in particolare, il ricorso alla cigs per 24 mesi, la ricollocazione di 82 lavoratori in una nuova azienda, che produrrà dal prossimo febbraio nello stabilimento attuale alzacristalli posteriori, elettrici e manuali, per la Sata e moduli porta per altri stabilimenti del gruppo Fiat, infine un piano di gestione degli esuberi per la restante parte dei lavoratori.
“La richiesta da parte di una consistente maggioranza dei lavoratori della Lasme di sottoscrivere l’ipotesi di accordo presentata al ministero ha aperto un nuovo scenario e ha dato un chiaro mandato ai sindacati per concludere in modo positivo la vertenza, ponendo contemporaneamente grande attenzione alla fase attuativa dell’accordo”. Questo il commento del segretario nazionale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, appena appresa la notizia del documento dei 91 lavoratori e della successiva firma dell’ipotesi di accordo da parte della Fim. Per Falotico “ha vinto ancora una volta il senso della democrazia di chi ha sempre creduto nella possibilità di giungere, pur se tra mille difficoltà, ad un accordo ragionevole nell’interesse esclusivo dei lavoratori”. Falotico invita ministero e Regione a “mantenere fede agli impegni assunti sia sul fronte occupazionale che sul futuro processo di industrializzazione” e chiede “il rapido avvio di una serie di incontri per definire i dettagli del piano nel rispetto del mandato democratico dei lavoratori”.
Per il segretario della Fim Cisl Basilicata, Antonio Zenga, “se in democrazia conta la volontà della maggioranza, il mandato dei lavoratori della Lasme è stato chiaro e non ammette interpretazioni, ci siamo attenuti al voto dell’assemblea e anche questa volta abbiamo rispettato la volontà espressa in modo inequivocabile dai lavoratori, attivandoci fin da subito per la riapertura del negoziato. Sarebbe stato preferibile un esito meno lacerante – conclude Zenga – e mi auguro che questa vicenda possa contribuire a rinsaldare l’unità sindacale, perché quando il sindacato è unito, i lavoratori sono più forti e le vertenze sono meno complicate”.
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