“Le prime quattro misure contenute nel Patto di Sistema-Basilicata Obiettivo 2012, approvate dalla Giunta Regionale, riferite a Microcredito, Task force sburocratizzazione, Fondo regionale di Venture Capital e Banda Larga hanno un duplice significato:
la concertazione Regione-parti sociali passa dalla fase delle intese sottoscritte a quelle delle azioni; si concretizza un esempio tanto più virtuoso e positivo perché inserito in un clima generale di incertezza economica e di crisi industriale del Paese e dell’Europa”. E’ il commento del segretario regionale della UIL Carmine Vaccaro.
“Guai – aggiunge – se smarrissimo la bussola che abbiamo individuato con la Cabina di Regia del Patto, altrimenti gli strumenti individuati per un percorso ancora lungo e pieno di ostacoli non riusciranno a raggiungere l’obiettivo centrale di contrasto agli effetti della recessione globale che colpisce duramente l’economia e il mondo del lavoro lucano.
Da tempo – continua Vaccaro – abbiamo messo in guardia la politica e le istituzioni a non sottovalutare quella che abbiamo definito una miscela esplosiva di protesta ed indignazione popolare che potrebbe provocare rallentamenti ed ostacoli nell’attuazione della nuova strategia di concertazione e quindi di risultati. In un momento cruciale nel quale la straordinaria crisi economica e finanziaria sta causando gravi effetti sul sistema produttivo e sulle famiglie lucane, avvertiamo, più acutamente che in passato, che sono in gioco le prospettive di avvenire della nostra comunità regionale e soprattutto delle nuove generazioni.
Per questo – dice il segretario della UIL – continuiamo a ritenere che il Patto di Sistema rappresenti la scommessa più impegnativa che forze sociali e istituzioni regionali potevano lanciare, con l’ambizione di incoraggiare una generale riclassificazione degli orientamenti e degli atteggiamenti di tutti i settori ed ambienti della società e dell’economia lucana. Il senso della scommessa è che la Basilicata può farcela, deve farcela, mettendo a valore le sue potenzialità, le sue sinergie, per realizzare nell’immediato risultati misurabili in termini di elevazione degli indici di efficienza e competitività del sistema-regione. Una precisa, rigorosa, esigente scelta di metodo, imperniata sulla decisività del fattore tempo, per un pacchetto di misure idonee – continua – a consolidare la cittadinanza sociale, a sbloccare investimenti e dinamizzare interventi per le attività produttive, a fluidificare le relazioni tra amministrazione, imprese, cittadini. La preoccupazione – conclude Vaccaro – è che le tensioni politiche delle ultime settimane se non saranno tenute fuori dall’attività istituzionale possano fare da freno a questi processi acuendo la credibilità della classe dirigente regionale e la sfiducia dei cittadini”.
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