La Fials, esprime forte preoccupazione per i 34 lavoratori dell’Istituto Clinico Lucano dopo la comunicazione resa dall’ Amministratore
Unico, Dott. Walter Di Marzo circa la necessità di dover procedere al Licenziamento Collettivo ai sensi della L 223/91.
La comunicazione, arrivata nei giorni scorsi, dopo la decisione deliberata dal Direttore Generale dell ASP che ha fissato un tetto di spesa pari ad un terzo del fatturato della Clinica e dopo che, la stessa Regione ha ridotto a quaranta i posti letto, a fronte dei sessanta autorizzati.
E’ evidente che il progetto di rinnovamento dell’ICL, non riesce proprio a decollare nonostante l’approvazione a novembre scorso del Consiglio Regionale, della proposta di legge sulle “Misure urgenti per l’adeguamento delle strutture sanitarie private”. Provvedimento che indusse la Società ad effettuare cospicui investimenti nell’ottica di ambiziosi traguardi di rilancio della Struttura Lucana, a garanzia della qualità dell’utenza e a tutela della salvaguardia dei livelli occupazionali.
A tal riguardo la Scrivente, chiede un incontro urgente con la Regione e la Società ICL per aprire un tavolo di discussione, dove analizzare le motivazioni a monte del provvedimento e ricercare tra le parti, soluzioni finalizzate a conseguire un riequilibrio economico, individuando ed adottando modalità tali da evitare impatti catastrofici sui lavoratori.
Solo un intervento rapido e immediato può tranquillizzare e dare certezze ai lavoratori che quotidianamente si adoperano con spirito di sacrificio ad offrire servizi efficienti e di qualità ai cittadini afferenti alla struttura.
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