bisarche-1“E’ presto cancellare gli incentivi al settore dell’Auto” Con la crisi dei consumi in atto non riusciamo ad immaginare la convenienza dei consumatori ad acquistare una nuova vettura. Perciò le dichiarazioni entusiaste del Ministro Scaiola circa le assicurazioni dalla FIAT sugli investimenti, previsti negli stabilimenti italiani nel prossimo biennio ( 2/3 circa degli 8 miliardi di euro complessivi) non allontanano le preoccupazioni sulla tenuta produttiva delle unità produttive italiane.

Tra i beneficiari di questi investimenti c’è anche la SATA di Melfi che però,pur rimanendo lo stabilimento più competitivo ha bisogno di trasformarsi in una solida piattaforma industriale di segmento B,capace di rafforzare anche l’indotto, che è ora l’anello più debole e vulnerabile. Vorremmo,però, che il Governo, non si limitasse ai proclami sugli investimenti altrui,ma si comportasse di conseguenza,essendo il mercato dell’auto ancora “pigro” e alle prese con una crisi economica e finanziaria invasiva,i cui effetti sull’economia reale si devono ancora manifestare.

Pertanto, la decisione di cancellare gli incentivi non è per la UILM la strada da seguire,prova ne è che a Melfi (e non solo) gia da lunedì 22 febbraio p.v. 8 mila lavoratori rimarranno a casa per due settimane : questa è la realtà, il resto sono solo buoni propositi che non aiutano l’industria automobilistica italiana, né l’economia del Mezzogiorno.

 

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