La Fim Cisl chiede ecoincentivi contro la crisi Al vertice di Palazzo Chigi sulla crisi del mercato dell’auto la Fim Cisl ribadisce la richiesta di incentivi per le auto ecologiche.
Falotico: "Non possiamo permetterci di perdere 60 mila posti di
lavoro"
– Una delegazione della Fim Cisl lucana sarà oggi pomeriggio davanti a Palazzo Chigi per sostenere la richiesta,
formulata anche a livello confederale, di varare ecoincentivi per sostenere l’acquisto di auto a basso consumo e con alimentazioni a
metano, gpl, ibride ed elettriche in sostituzione delle auto più inquinanti. Lo riferisce il segretario generale della Fim Cisl
Basilicata, Antonio Zenga.
"Noi consideriamo il sostegno alla domanda una delle leve per contrastare la crisi che ha investito in modo massiccio il mercato
dell’auto – spiega Zenga – ma non l’unica. Riteniamo infatti che in questa difficile fase si debba avere il coraggio e la lungimiranza per
cogliere un’opportunità epocale: riconvertire in senso ambientale la cultura dell’automotive, così come sta facendo Obama negli Usa,
incentivando non solo l’acquisto ma anche la produzione di automobili a basso impatto ambientale. Una strategia di lungo periodo che
consentirebbe di ridurre le emissioni inquinanti, in linea con gli obiettivi di Kyoto, e allo stesso tempo di alleggerire la spesa delle
famiglie grazie ai consumi ridotti".
Secondo il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, "sostenere l’industria dell’auto non è una bestemmia, né la messa in mora del libero mercato, come vanno sostenendo gli ideologi del capitalismo sregolato, ma è una necessità improrogabile se vogliamo difendere un comparto che contribuisce per il 10 per cento alla ricchezza nazionale e da lavoro a decine di migliaia di famiglie. Non possiamo permetterci di perdere 60 mila posti di lavoro".
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