Grave e inaccettabile quanto sta avvenendo nel Parlamento del nostro Paese. Il Senato ha approvato una delle norme più preoccupanti del D.D.L. sul lavoro. Si tratta di norme che scardinano il diritto del lavoro e indeboliscono le tutele dei lavoratori. Sarà possibile aggirare l’art. 18 dello Statuto dei lavoratori attraverso l’arbitrato. In tal modo viene negata la libertà del lavoratore, in caso di licenziamento illegittimo, di poter adire il giudice del lavoro, oltre a limitarne la competenza dello stesso in tutti i casi di conflitto di lavoro.
Sarà possibile stabilire sin dal contratto di assunzione che qualsiasi controversia tra lavoratore ed azienda venga affidata ad un arbitro e non al giudice, in deroga rispetto ai contratti collettivi nazionali di lavoro. Viene definitivamente smontata la legge e si lede il diritto del lavoratore in maniera irreversibile, oltre a peggiorare la condizione di lavoro facendo saltare tutte le tutele contrattuali.
Altro gravissimo e inaccettabile provvedimento contenuto nella stessa norma approvata riguarda l’obbligo scolastico che sarà possibile completare con l’apprendistato. Ciò significa che si potrà andare a lavorare a 15 anni, cancellando in tal modo la legge che fissa l’età minima per il lavoro minorile a 16 anni. Bisogna rompere il “muro di silenzio” che si è creato intorno a questi provvedimenti.
Denunciamo con forza il tentativo sempre più presente nell’azione di Governo e la maggioranza di destra che lo sostiene di cambiare in peggio le norme che tutelano i lavoratori, spingendo il Paese verso l’accentuazione delle disuguaglianze e la deriva della democrazia.
Facciamo appello a tutte le istituzioni e alle forze politiche democratiche affinché si avvii una forte iniziativa per impedire la definitiva cancellazione dei diritti fondamentali dei lavoratori e delle lavoratrici. Anche per queste ragioni bisogna rafforzare la partecipazione allo sciopero generale del 12 marzo p.v. per il lavoro e i suoi diritti, la giustizia fiscale, i diritti di cittadinanza.
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