“I lavoratori metalmeccanici della Basilicata conoscono bene e con senso di responsabilità,compostezza ed umiltà hanno accettato il responso di quale sia stato l’impatto della crisi economica che si andava ad abbattere sulla loro regione,sulla propria occupazione e sulla propria vita e

,pertanto oggi più che mai, siamo chiamati noi tutti a svolgere la nostra azione sindacale con impegno, competenza ,preparazione e lungimiranza per assicurare,a livello regionale ed aziendale,quella tutela migliore possibile a tutti coloro che giornalmente ci chiamano a rappresentare ed ai tanti lavoratori in generale,al fine di salvaguardare ciò che sono le loro aspettative per gli interessi e lo sviluppo del benessere del più ampio obbiettivo che esso sia regionale o di carattere locale: ciò và sostenuto con impegno,vigore,convinzione e senso di responsabilità”.

Lo dichiarano congiuntamente in un comunicato stampa ,per il comparto metalmeccanico dell’UGL, Giuseppe Giordano, segretario regionale Basilicata , Donato Russo e Pasquale Porcelluzzi, rispettivamente segretari provinciali di Potenza e Matera.

“Oggi è importante improntare la nostra azione sindacale su progetti,programmi e strategie efficaci e percorrere un percorso dove concepire e trovare quale siano innanzitutto le cause composta dalla natura e della caratteristica di tale crisi. Grazie alla grande azienda FIAT di Melfi che produce ricchezza per la Regione,la restante industria lucana ha mostrato i suoi limiti fallimentari ed è ormai più che evidente proporre in sintonia con regione,politica ,politica imprenditoriale ed oo.ss.,un programma serio e credibile di un piano di rilancio e sviluppo utilizzando tutte le sinergie fondamentali per far decollare una regione che di produzione è in fase stagnante. Tante vertenze sono ancora aperte – continuano i segretari dell’UGL – la Mahle, Firema,Ferrosud nell’augurio che domani si ponga la fine a tale incresciosa situazione,la SATA che anch’essa domani registra ancora una ennesima pagina nera della paradossale situazione innescatasi da quel famoso 7 luglio 2010 e che conclutasi la nostra veritiera deposizione domani dinnanzi al Giudice del Tribunale di Melfi su ciò accaduto ,non intendiamo definitivamente parlarne più. Dobbiamo tutti,in quell’ottica di unità sindacale che da sempre abbiamo sponsorizzato fortemente e voluto – aggiungono Giordano,Russo e Porcelluzzi – sconfiggere ed evitare quei processi di delocalizzare le produzioni altrove,le produzioni restino nella nostra Regione ove la gente che vive è alquanto orgogliosa di appartenere ad una terra composta da lavoratori abituati a sacrifici,ove si è chiesto di abbandonare i campi in cambio di industrie che furono difficili da accettarle : è giunto il momento di sostenere il rilancio dell’economia della nostra regione,sono necessarie da parte della regione e dello Stato strategie di lungo termine volte a far rimanere la Regione Basilicata nel novero del sistema industriale Italia,mediante interventi di infrastrutture e di utilizzo efficiente delle risorse nel completare quelle opere necessarie al sistema Regione Basilicata, nel compiere quei programmi d’investimento avviati e mai portati a termine. C’è più che mai necessità di maggiori investimenti nell’economia reale e nell’ideazione di prodotti all’avanguardia. L’UGL ha da sempre con forza richiesto che i contributi,gli aiuti ed i sostegni pubblici alle aziende in difficoltà fossero concessi solo fosse garantita la salvaguardia al lavoro ed ai lavoratori,a quelle aziende ove si garantisse il mantenimento della produzione sul territorio regionale. Ricordiamo che molte sono le aziende che hanno usufruito di fondi pubblici e che sono dopo poca attività scomparse o addirittura mai avviate ad un processo produttivo:quanti contributi concessi alla Ferrosud del Gruppo Mancini , alla Mahle,Firema,la SINORO di Tito che ha da sempre ottenuto contributi regionali,non è mai andata in produzione mandando ed illudendo i dipendenti ad un destino pieno di aspettative e speranze con una riconoscenza economica mai avvenuta. Il nostro appello – concludono i vertici metalmeccanici dell’UGL – è dare risposte concrete alle problematiche quotidiane delle famiglie,proporre e saperle fare accettare alla parte governativa è una grande conquista che solleva tanti lavoratori da incubi economici che , a volte,possono portare alla disperazione come sta’ avvenendo per le 144 famiglie dei dipendenti Ferrosud ai quali domani sarà saputo quale è il loro triste destino .”

 

 

 

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