La riforma delle comunità montane secondo Cgil, Cisl e Uil Pepe, Falotico e Vaccaro hanno incontrato il governatore De Filippo per discutere di riforma degli enti territoriali. I leader sindacali chiedono di tenere in considerazione le esigenze dei lavoratori

“Il testo di riordino degli enti territoriali, in particolare delle Comunità montane, è una buona base di discussione per dare una risposta adeguata con nuove funzioni e servizi di qualità ai Comuni anche attraverso l’affidamento di compiti e competenze aggiuntive”. Lo sostengono i segretari regionali di Cgil-Cisl-Uil, Pepe, Falotico e Vaccaro, a seguito dell’incontro con il presidente De Filippo, che ha consegnato e illustrato al sindacato la bozza del disegno di legge.Secondo Cgil-Cisl-Uil e le federazioni del pubblico impiego “la riforma delle Comunità montane deve coniugare la giusta esigenza riformatrice, finalizzata a rivitalizzare questi enti intermedi mediante nuove competenze e attraverso una riduzione dei costi degli organi istituzionali, con la volontà di gestire questi cambiamenti concertando e salvaguardando con il sindacato le complesse esigenze dei lavoratori, compresi quelli precari”.Cgil-Cisl-Uil si sono riservate un approfondimento del disegno di legge, a partire dalle questioni inerenti lo stato giuridico, il numero delle nuove Comunità locali, le funzioni, l’equilibrio finanziario gestionale e soprattutto le problematiche di gestione del personale, tutte questioni che saranno affrontate con il pieno coinvolgimento dei lavoratori già a partire dall’incontro previsto per venerdì prossimo.Il presidente De Filippo, riferiscono Pepe, Falotico e Vaccaro, ha condiviso questo percorso e si è impegnato a riconvocare le organizzazioni sindacali.

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