Quando si viaggia all’estero, molto spesso, si limita l’uso di internet, si sostituiscono le telefonate con qualche sms o, per evitare sorprese, si spegne del tutto il proprio telefonino: in un modo o nell’altro, la maggioranza dei cittadini europei, all’estero, usa ancora con molta diffidenza il proprio telefono cellulare. 

Il problema riguarda i vacanzieri occasionali, ma colpisce soprattutto i viaggiatori più assidui, quelli meglio informati sui reali costi dell’uso di internet in roaming dal cellulare che preferiscono disattivare il traffico dati del cellulare quando sono all’estero pur avendone necessità di utilizzo.

 

Il Parlamento europeo ha dato il primo via libera al pacchetto Ue sulle telecomunicazioni: secondo le nuove norme, approvate dalla commissione Industria dell’Europarlamento, i fornitori di servizi Internet non dovrebbero più essere in grado di bloccare o rallentare i servizi offerti dai loro concorrenti.

Inoltre, si è votato per anticipare al 15 dicembre 2015 la fine dell’applicazione delle tariffe di roaming sull’utilizzo di un telefono cellulare all’estero.

La Commissione europea aveva già fissato una scadenza a luglio 2016 e proposto una varietà di opzioni per eliminare gradualmente queste tariffe, ma il disegno di legge approvato martedì accorcerebbe i tempi fino alla data improrogabile del dicembre 2015.

Fare una chiamata o inviare una email dal proprio cellulare all’estero costerà quanto chiamare da casa.

A fronte degli indubbi vantaggi che le novità porterebbero al consumatore, il testo riconosce anche la necessità di assicurare adeguati ritorni agli investimenti degli operatori del settore, che per il momento rimangono perplessi.

La votazione in Plenaria è prevista per il 3 aprile e si punta a raggiungere un compromesso definitivo con gli Stati membri entro la fine dell’anno.

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