Lavoro, sviluppo, tutele, diritti sono le parole d’ordine della mobilitazione della CGIL Basilicata che continua nel percorso verso la manifestazione unitaria nazionale del 2 giugno La Cgil Basilicata ha proclamato per il 14 maggio prossimo lo sciopero generale dell’area della Val D’Agri, con concentramento alle ore 11 nel piazzale antistante il Centro Oli di Viggiano.
In attesa della grande manifestazione nazionale unitaria, indetta per il 2 giugno a Roma, che vedrà scendere in piazza tutti i settori lavorativi, continua la mobilitazione della CGIL Basilicata, quindi, per chiedere risposte sui temi del lavoro e del fisco, contro la riforma del mercato del lavoro e per chiedere al Parlamento di mantenere l’attuale indennità di mobilità (48 mesi al Sud, che il Governo vorrebbe ridurre a 12), oltre a ribadire la necessità di misure efficaci per porre un argine al fenomeno della precarietà e per stabilire regole inoppugnabili che garantiscano la reintegra in caso di licenziamenti economici illegittimi.
I lavoratori lucani continuano a scendere in piazza – afferma il segretario generale della Cgil Basilicata Alessandro Genovesi – così come hanno già fatto nell’area del Senisese e del Lauriota-Lagonegrese, nel Vulture-Melfese, contro la riforma del mercato del lavoro, considerata inaccettabile perché andrebbe a minare ulteriormente i diritti dei lavoratori, gli inasprimenti fiscali e la riduzione degli ammortizzatori sociali.
Crediamo non sia possibile scaricare tutto il peso della crisi sulle spalle dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani, dei precari, delle donne, del Mezzogiorno. L’obiettivo prioritario non può essere la diminuzione dei diritti, il taglio dei servizi, la distruzione delle tutele, l’obiettivo prioritario, intorno al quale bisogna ricostruire il Paese è la creazione di un Piano per il lavoro in grado di generare nuova e buona occupazione, lavorando per estendere gli ammortizzatori sociali ai tanti precari che oggi ne sono privi.
“Per questo – conclude Genovesi – la CGIL continua la mobilitazione e il 14 lo facciamo nell’area della Val D’Agri, chiedendo al Parlamento di modificare il Disegno di Legge sul mercato del lavoro e, in ambito territoriale, chiedendo un deciso rilancio dell’intera area della Val d’ Agri che passi attraverso il potenziamento della zona industriale con la creazione di nuovi attrattori imprenditoriali, maggiore sostegno agli insediamenti produttivi esistenti, attuazione di una seria politica di tutela ambientale e salvaguardia della salute, valorizzazione della filiera energetica, il completamento della Tito – Brienza, il rafforzamento del ruolo dell’Ospedale di Villa d’Agri, il Parco della Val d’Agri-Lagonegrese.
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