Le RSU CGIL della VALBASENTO esprimo la propria solidarietà ai lavoratori della FERROSUD di Matera, alle segreterie metalmeccaniche di categoria e alle segreterie confederali di Matera per la dura vertenza che stanno affrontando per scongiurare la chiusura dello storico stabilimento lucano.
La storia si ripete, il rituale è sempre lo stesso, lo abbiamo imparato tutti in questi anni bui del disastro annunciato, come dimenticare che qualche hanno fa la CGIL veniva etichettata in modo strumentale come il “sindacato” vecchio e demagogo perché suonava le sirene di allarme per un imminente crisi industriale di proporzioni devastanti.
Le imprese pensavano a fare utile su utile, importante era aumentare la forbice dei profitti e lo sport preferito era mungere finanziamenti a fondo perduto senza garanzia di tenuta occupazionale.
Autorevoli esponenti sindacali hanno chiesto alla Confindustria di Basilicata di sedersi e lanciare un patto condiviso per la manutenzione e il rilancio del tessuto produttivo lucano, ma nessun segnale in tal senso è arrivato. La Confindustria si limita a “servire” alla bisogna e quando il “problema si pone” con strumenti e tecniche di gestione variegate le crisi che si susseguono senza una visione di tutela territoriale.
Questo atteggiamento scollato tra i soggetti che dovrebbero remare tutti nella stessa direzione per tentare di evitare il collasso del sistema produttivo lucano permette a imprenditori come quelli scappati dalla Valbasento e ultimo in ordine di “comparsa” il Sig. Sergio Lucherini di usare un linguaggio stucchevole e non rispettoso degli uomini e delle donne lucane che con grande sacrificio fanno parte di una grande organizzazione quale la CGIL.
Possiamo fornire il nostro archivio storico ai vertici di Ferrosud Spa per verificare quante volte in VALBASENTO è stato verbalizzata la parola “ non si dichiarano esuberi” e puntualmente si sono susseguite chiusure e fallimenti.
Lo sappiamo bene che il “mercato” regola la vita dell’imprese e che senza di esse non ci può essere “classe operaia”, ma il mercato bisogna saperselo mantenere e cercare.
Colleghi lavoratori della FERROSUD siamo al vostro fianco.
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