L’assessore regionale alle Attività produttive, Erminio Restaino, ha convocato per venerdì 8 ottobre alle 9,30 presso la sala riunioni del dipartimento un incontro con le organizzazioni sindacali per fare il punto della situazione alla Ferrosud di Matera. Lo rende noto il segretario regionale della Fim Cisl, Gerardo Evangelista, che esprime preoccupazione per “lo stato agonizzante in cui versa l’azienda dopo otto anni di gestione del gruppo Mancini”. Il nuovo tavolo regionale coincide con l’avvio, dal 7 ottobre, dell’assembla dei creditori che dovrà esprimersi sul concordato preventivo richiesto dalla Ferrosud.
Per Evangelista “la crisi della Ferrosud è ad una svolta, il destino della più importante fabbrica metalmeccanica del materano come nelle previsioni si scriverà in aula di tribunale. Nell’assemblea dei creditori, che si terrà dal 7 al 27 ottobre, capiremo se la Ferrosud e i suoi 144 lavoratori, 110 dei quali in cassa integrazione straordinaria e senza indennità da maggio, avranno o meno un futuro”. Evangelista punta il dito contro il gruppo Mancini, accusato di “non aver fatto investimenti per la formazione, la ricerca e l’innovazione, né di aver messo a punto un piano industriale alternativo in grado di diversificare la produzione”, ma non risparmia critiche a Trenitalia che “blocca le commesse e non paga il lavoro già fatto” e alla Ansaldo Breda che “si è lavata le mani dimenticando il grande contributo fornito dallo stabilimento materano”.
“Il tavolo in prefettura dello scorso 27 settembre è stato un inizio importante – continua Evangelista – perché ha riannodato il confronto fra le parti sociali, imprenditoriali e istituzionali, ma ora è necessario dare continuità agli impegni presi, così come ha giustamente fatto il prefetto di Matera che ha invitato le parti ad un nuovo incontro al termine dell’assemblea dei creditori a prescindere dal suo esito. L’unica certezza è che senza commesse e senza un piano industriale la Ferrosud è destinata a morire e con essa le speranze dei lavoratori e delle loro famiglie”.
“In attesa che anche il governo nazionale si adoperi per convincere Trenitalia affidare nuove commesse allo stabilimento di Matera – conclude Evangelista – l’auspicio è che la ritrovata sinergia tra istituzioni, sindacato e industriali, con o senza Mancini, possa essere foriero di un serio rilancio della Ferrosud, salvaguardano il lavoro e assicurando la necessaria continuità ad una presenza storica nel panorama industriale di Matera”.
Scrivi un commento
Devi accedere, per commentare.