Sabato 19 marzo si è consumato l’ennesimo episodio di violenza nei confronti di due Assistenti Capo della Polizia Penitenziaria ad opera di un detenuto extracomunitario.
All’origine dell’aggressione pare vi sia “un improvviso ed ingiustificato scatto di violenza”.
I due poliziotti, accompagnati presso l’U.O. di P.S. del locale Ospedale “Madonna delle Grazie”, sono stati giudicati guaribili in 8 e 21 giorni.
Resta dunque preoccupante lo scenario in cui questi episodi vengono consumati e che, purtroppo, sono registrati in vertiginoso aumento.
Continua ad essere precario il modo in cui gli Agenti di Polizia Penitenziaria svolgono la loro attività lavorativa, in balia di detenuti animati da istinti violenti.
Il dato più preoccupante è che le aggressioni continuano ad essere perpretate da parte di detenuti extracomunitari sempre più incattiviti da differenze culturali, sociali e religiose che, ahinoi, nonostante proseliti di integrazione ed accoglienza, paiono difficili da superare.
Il dato ancor più sconfortante è che le numerose grida di allarme ad oggi, purtroppo, rimangano lettera morta.
Sovraffollamento delle carceri, estrema eterogeneità dei detenuti, carenza di personale: questi i problemi degli istituti di pena.
Nonostante se ne continui a parlare quasi quotidianamente, pare si sia ancora ben lontani da una soluzione organica del problema.
Il Dipartimento Giustizia FdI AN Basilicata esprime la sua piena solidarietà ai due Agenti, auspicando una pronta quanto efficace riforma del sistema carcerario.
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