“Nel corso degli ultimi anni e dopo l’accorpamento delle ASL 4 e 5 nell’ASM di Matera si è assistito ad un graduale e sistematico ridimensionamento dell’Ospedale di Policoro. Nel vecchio Piano Sanitario Regionale si prevedeva
Lo ribadisce a chiare lettere in un comunicato stampa il segretario provinciale dell’UGL di Matera, Luigi D’Amico.
“ Ad oggi non solo l’organico è sottodimensionato, ma sono diminuiti anche i posti letto a fronte di un aumento dell’utenza e delle prestazioni, dovuto ai ricoveri provenienti da un bacino di utenza accresciuto dalla chiusura di ospedali limitrofi calabresi, di Tinchi e dei reparti dell’ospedale di Chiaromonte a cui afferiva l’utenza del Senisese e del Pollino. Nella sola area medica ,l’UGL ha verificato che da 54 medici previsti ad oggi sono in servizio 22 unità e i posti letto sono passati da 227 a 107, a fronte dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera che dispone di circa 500 posti letto. Il solo reparto di Medicina ha 24 posti letto, la Rianimazione solo 3, numeri insufficienti – afferma il segretario D’Amico -vista l’utenza e soprattutto l’invecchiamento della popolazione che nel giro di 10-15 anni vedrà raddoppiare gli ultra sessantacinquenni. I dati parlano chiaro : Il Pronto Soccorso di Policoro effettua circa 24.000 prestazioni l’anno. C’è una cronicità strutturale e di organico, non solo emergenziale, nei reparti di Ortopedia (previsti 8 medici con 4 in servizio), Pronto Soccorso (previsti 4 medici, ma ne mancano 2), Cardiologia, Fisiatria (50.000 prestazioni con 1 solo medico), Utic – Rianimazione (dove aleggia un progetto di ridimensionamento), Radiologia (con circa 19.000 prestazioni con soli 4 medici sui tre presidi ospedalieri), per non parlare poi della progressiva precarietà di altri reparti e la mancanza dell’ambulanza 118 medicalizzata spostata a Tinchi. Infine, ma non ultimo vi è la soppressione degli ambulatori di Allergologia, Oncologia, Chirurgia vascolare e Urologia, i cui specialisti avevano convenzioni esterne. Inoltre si registrano tempi biblici per le attese di visite ospedaliere. A tutto ciò – continua l’esponente dell’UGL del Materano- dobbiamo aggiungere e ribadire che smembrare l’ospedale e non potenziarlo significa non garantire il diritto alla salute che dovrebbe essere valido per tutti i cittadini italiani da Policoro a Trento. I tagli ai bilanci sanitari non devono pesare sulla salute dei cittadini, ma, se risparmio deve esserci, deve essere fatto sul business delle case farmaceutiche e delle strutture private, alimentando invece una buona gestione del pubblico. Pur in considerazione della bassa densità di popolazione nel vasto territorio Metapontino – entroterra Jonico, i servizi devono essere garantiti equamente senza accentrare tutto nella struttura ospedaliera di Matera. Il nuovo Piano Sanitario della Regione Basilicata – conclude il segretario dell’UGL di Matera, Luigi D’Amico – deve ridare all’Ospedale di Policoro la centralità che gli spetta e il giusto ruolo di Pronto Soccorso Attivo, come previsto nel Piano Sanitario Regionale e per tanto ci assoceremo unitariamente ai Comuni,ai cittadini ed a tutti quanti hanno a cuore le sorti dell’Ospedale di Policoro, a mobilitarsi per difendere il proprio diritto alla salute”.
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