ANTONIO ZENCA nuovo segretario generale della Fim Cisl Basilicata Eletta anche la nuova segreteria. Finisce la fase di reggenza durata 16 mesi Il leader della Cisl lucana, Nino Falotico, ha annunciato la mobilitazione del sindacato per affrontare la crisi industriale.
Consiglio generale della Fim Cisl Basilicata tenutosi stamane a Potenza. Antonio Zenga nuovo segretario generale della Fim Cisl Basilicata Eletta anche la nuova segreteria. Finisce la fase di reggenza durata 16 mesi Il leader della Cisl lucana, Nino Falotico, ha annunciato la mobilitazione del sindacato per affrontare la crisi industriale. Il prossimo 3 ottobre nuova riunione dei direttivi unitari di Cgil-Cisl-Uil Potenza, 21 settembre 2006 La Fim Cisl Basilicata riparte da Antonio Zenga. Il sindacalista foggiano, vice reggente uscente, è il nuovo segretario generale dei metalmeccanici lucani della Cisl. Il neo eletto segretario sarà affiancato dalla nuova segreteria regionale composta da Pietro Rubino, Gerardo Evangelista, Pasquale Capocasale e Salvatore Troiano. Queste le decisioni assunte dal consiglio generale regionale della Fim tenutosi stamane a Potenza. Con il rinnovo degli organi dirigenti si conclude la lunga fase di transizione e riorganizzazione e riparte con slancio l'azione della Fim, che in Basilicata conta 1.500 lavoratori iscritti, in uno dei comparti nevralgici per l'economia della Basilicata e dell'intero Mezzogiorno. 51 anni, pugliese, iscritto alla Fim Cisl dal 1979, Antonio Zenga è stato prima reggente e poi segretario provinciale della Fim Cisl di Foggia. Al suo arrivo nel 1994 gli iscritti erano 350, oggi sono 1.150. Sotto la guida di Zenga la Fim di Foggia è stata protagonista di una stagione di forte rilancio del sindacato metalmeccanico della Cisl e ha svolto un ruolo centrale in diverse vertenze territoriali (Alenia-Finmeccanica e Sofim) e nello sviluppo della Capitanata. Zenga assume l'incarico di segretario generale della Fim Cisl Basilicata dopo sedici mesi di reggenza durante la quale la federazione lucana ha già registrato un aumento degli iscritti del 20 per cento. “La Fim Basilicata è cresciuta in questi sedici mesi in termini di iscritti, di consenso e di capacità di proposta”, ha detto Zenga, più che soddisfatto per il grande impegno profuso dai dirigenti e dai delegati per riorganizzare e dare nuova forza alla Fim. Le sfide, del resto, non mancano. La Fiat prima di tutto, il più grande insediamento industriale della regione, “che ha rafforzato le produzioni nei paesi in via di sviluppo dove la manodopera è molto più conveniente della nostra. Noi invece abbiamo sempre detto che l'industria automobilistica italiana può competere con quella asiatica e con quella americana ed europea puntando sulla innovazione e sulla qualità. E quando la Fiat lo ha fatto le vendite delle auto sono aumentate incredibilmente raddoppiando il valore delle azioni in borsa”. Di Fiat ha parlato anche il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, che ha sottolineato la necessità di assicurare a Melfi un ruolo centrale nello scacchiere del gruppo torinese valorizzando il grande differenziale di produttività dei lavoratori Sata. Fiat a parte, però, la situazione dell'industria lucana è piena di note dolenti. “C'è uno stato di crisi che viene da lontano e che va assumendo caratteri preoccupanti. Il problema – ha detto Falotico – non è la mortalità fisiologica delle aziende ma la bassa natalità che porta ad un progressivo depauperamento del tessuto industriale”. Ma il sindacato non sta a guardare ed è pronto alla mobilitazione. Falotico ha annunciato una nuova riunione, fissata per il prossimo 3 ottobre, dei direttivi unitari di Cgil-Cisl-Uil sulla base di una piattaforma comune di rilancio del settore industriale e non ha escluso il ricorso allo sciopero del settore industria.
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