sata-operai--1Referendum, vince il sì all'intesa sul welfare Dalle prime proiezioni partecipazione al voto in linea con il dato nazionale. Straordinario risultato del polo del salotto dove i sì raggiungono il 92%. Alla Fiat Sata prevale il no ma vota solo il 48% dei lavoratori Potenza, I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Antonio Pepe, Nino Falotico e Michele Delicio, giudicano il risultato del referendum sul protocollo del 23 luglio "una straordinaria pagina di partecipazione democratica dei lavoratori attivi, dei precari e dei pensionati lucani, la cui stragrande maggioranza ha votato a favore dell'accordo, in linea con la tendenza registrata a livello nazionale. Il dato è ancora più positivo – proseguono i tre leader sindacali – perché il dato della partecipazione, stando alle prime proiezioni, è superiore a quella registrata in occasione del referendum sulla riforma Dini nel 1995". Pepe, Falotico e Delicio valutano invece con preoccupazione il risultato alla Fiat Sata, specie per quanto concerne il dato della partecipazione al voto, che si è attestata a meno della metà degli aventi diritto. In base ai primi dati pervenuti al centro di coordinamento di Cgil, Cisl e Uil nel settore industriale lucano prevalgono fortemente i sì, con la sola eccezione del settore metalmeccanico. Particolarmente significativo il dato del polo del salotto, dove il sì ha raggiunto il 92%, nonostante la grave crisi che continua ad interessare il comparto. Positivo il risultato anche nell'agroalimentare e nella chimica, con grandi aziende come Barilla, Ferrero, Eni, Acquedotto Lucano che fanno segnare percentuali del sì superiori al 75%. Percentuali elevate del sì si registrano anche nella pubblica amministrazione e nei servizi, nonché tra i lavoratori precari e i pensionati che con la loro significativa partecipazione hanno dato un esempio di democrazia e di grande solidarietà tra generazioni. Pepe, Falotico e Delicio ringraziano a nome di Cgil, Cisl e Uil tutti i lavoratori attivi, i pensionati, i precari, le migliaia di donne e uomini, delegati e militanti sindacali che con il loro grande impegno hanno consentito la realizzazione di centinaia di assemblee e hanno reso possibile questa grande prova di democrazia e partecipazione che va oltre ogni previsione.

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