bandiere-ciglIl Segretario Generale della CGIL Basilicata Antonio Pepe esprime forte preoccupazione per il trasferimento d’ufficio, richiesto dal ministro Mastella, del P.M. di Catanzaro De Magistris. Come tutti sanno, il magistrato è titolare di alcune delicatissime inchieste sull’intreccio affari-politica e, in particolare, dell’inchiesta denominata “toghe Lucane” che ipotizza un possibile comitato d’affari in cui sarebbero coinvolti magistrati, politici, avvocati e imprenditori operanti in Basilicata. L’atto del ministro suscita nei cittadini sconcerto e insicurezza; certo, dal governo ci aspettiamo osservanza delle leggi senza eccezioni, anche nei confronti dei magistrati, ma la rimozione di De Magistris in questo momento fa pensare soprattutto all’interruzione, o comunque alla compromissione, delle inchieste di cui è titolare e per le quali i cittadini lucani si aspettano una rapida conclusione. Ritengo che l’intervento del ministro su questa vicenda sia quantomeno inopportuna in quanto dà adito a letture strumentali, quale il tentativo del potere politico di ledere l’autonomia della magistratura, se non addirittura di bloccare le inchieste scomode. Il momento storico e politico che stiamo vivendo, la percezione dei cittadini di sentirsi sempre più lontani dalla politica, non ha bisogno di ulteriori elementi di conflitto e di sfiducia. Il rischio di deriva democratica, l’antipolitica incalzante deve essere sconfitta dalla capacità dei nostri politici di invertire la rotta, mettendo in atto comportamenti trasparenti, responsabili, autorevoli e, soprattutto, in grado di contrastare le azioni che hanno fatto sì che i cittadini si sentissero rappresentati da gente che cura interessi personali o di parte, da quella che ormai si usa definire “casta”. La CGIL di Basilicata si unisce alla gran parte della società civile che in questi giorni ha sentito il bisogno di manifestare la sua preoccupazione per un atto del Ministro della Giustizia che rischia di consolidare l’idea che si tenti di punire o intimidire gli investigatori quando indagano sui poteri forti. Sento il dovere di chiedere alla giustizia di procedere nelle indagini e di chiuderle rapidamente e bene, alla politica di dare un segnale forte, evitando atti lesivi dell’autonomia della magistratura e dell’equilibrio tra i poteri dello Stato, sostenendo la legalità e la trasparenza.

Loading