VENOSA, OPERAZIONE “NIGHT CLUB”

NOTTE LUNGA ED INTENSA QUELLA A CAVALLO TRA SABATO E DOMENICA SCORSI PER I CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI VENOSA, AL COMANDO DEL TENENTE VINCENZO VARRIALE, CHE ALLE PRIME ORE DEL MATTINO DI DOMENICA HANNO FATTO MATERIALMENTE “IRRUZIONE”

ALL’INTERNO DI UN NOTO CIRCOLO PRIVATO DELLA CITTÀ ORAZIANA, ADIBITO A NIGHT CLUB. GIÀ DA TEMPO GLI INQUIRENTI ATTENZIONAVANO IL SUDDETTO LOCALE MEDIANTE L’IMPIEGO DI MILITARI CHE SI FINGEVANO AVVENTORI AL SUO INTERNO, ONDE POTER MONITORARE ED AVERE COGNIZIONE DIRETTA DI QUANTO REALMENTE ACCADESSE NEL NIGHT E, AL MOMENTO OPPORTUNO, FAVORIRE L’INGRESSO A SORPRESA PER L’INTERVENTO DELL’ARMA. E COSÌ È STATO ALLORQUANDO, VERSO LE ORE DUE DEL MATTINO, È SCATTATA L’OPERAZIONE ED I CARABINIERI DAVANO IL SEGNALE DI “VIA LIBERA” AGLI ALTRI COLLEGHI APPOSTATI NEI PRESSI DEL LOCALE, I QUALI, IN POCHI SECONDI, SI PRECIPITAVANO AL SUO INTERNO, BLOCCANDO I VARCHI DI INGRESSO/USCITA E LE POSSIBILI VIE DI FUGA.

SIN DA SUBITO, DA UNA PRIMA ISPEZIONE DEI LUOGHI, I CARABINIERI OPERANTI AVEVANO MODO DI RACCOGLIERE CIRCOSTANZIATI ELEMENTI DAI QUALI SI EVINCEVA CHE ALL’INTERNO DEL CITATO LOCALE NON VENIVA SOLO PRATICATA LA COSIDDETTA “LAP DANCE”, BENSÌ IL CONTATTO CON GLI AVVENTORI ERA, PRESUMIBILMENTE, BEN PIÙ RAVVICINATO. A SEGUITO POI DEL CONTROLLO ALLE SPOGLIARELLISTE EXTRACOMUNITARIE CHE IVI SI ESIBIVANO, SI ACCERTAVA CHE UNA DI ESSE, A NOME ABU FEVO, 22ENNE DI NAZIONALITÀ NIGERIANA, ERA PRIVA DEI PRESCRITTI DOCUMENTI DI SOGGIORNO. PERTANTO A SUO CARICO VENIVANO OPPORTUNAMENTE APPROFONDITI GLI ACCERTAMENTI DEL CASO ED EMERGEVA CHE LA DONNA RISULTAVA ESSERE DESTINATARIA DI UN PROVVEDIMENTO DI ESPULSIONE EMESSO, TEMPO ADDIETRO, DALLA QUESTURA DI BOLOGNA. PERTANTO, NEI SUOI CONFRONTI SCATTAVANO LE MANETTE E LA GIOVANE DONNA VENIVA, QUINDI, TRATTA IN ARRESTO PER INOTTEMPERANZA AD UN DECRETO DI ESPULSIONE DAL TERRITORIO DELLO STATO ITALIANO E, ESPLETATE LE FORMALITÀ DI RITO, CONDOTTA PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI POTENZA, A DISPOSIZIONE DELL’AUTORITÀ GIUDIZIARIA.

IN VIRTÙ QUINDI DEI GRAVI INDIZI DI REITÀ ACQUISITI ANCHE A CARICO DEI TITOLARI DEL NIGHT, QUESTI ULTIMI VENIVANO DEFERITI IN STATO DI LIBERTÀ PER LE IPOTESI DI REATO DI SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE E FAVOREGGIAMENTO DELLA PERMANENZA DI IMMIGRATI CLANDESTINI SUL TERRITORIO DELLO STATO ITALIANO, MENTRE IL LOCALE VENIVA POSTO SOTTO SEQUESTRO.