OPERAZIONE “ARABA FENICE”. TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI: ESEGUITE 17 ORDINANZE DI APPLICAZIONE DI MISURE CAUTELARI.  

A conclusione di una complessa ed articolata attività di Polizia Giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza, nella persona del Sostituto Procuratore dott. Gerardo Salvia, e condotta dal dipendente Nucleo di Polizia Tributaria, all’alba di stamane, oltre 60 uomini delle Fiamme Gialle, con l’ausilio di due unità cinofile, hanno dato esecuzione a 17 ordinanze di applicazione della misura cautelare di cui 7 in carcere, 4 agli arresti domiciliari e 6 obblighi di presentazione alla P.G., disposte dal G.I.P. di Potenza, dott.sa Michela Tiziana Petrocelli, tutti coinvolti, a vario titolo, in un lucroso e frenetico traffico di sostanze stupefacenti.

 

L’operazione in parola, frutto di mesi di investigazioni, ha avuto origine all’inizio nella primavera del 2012, allorquando i finanzieri, venuti a conoscenza dell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti (hashish e marijuana) ad opera di un giovane barista potentino, T. D. di anni 27, peraltro già noto agli investigatori per essere stato in passato arrestato per analoghi motivi, hanno inoltrato una preliminare informativa alla Procura della Repubblica.

L’Autorità Giudiziaria procedente, valutata la bontà di quanto emerso dalle embrionali indagini, ha disposto attività tecniche di intercettazioni telefoniche che hanno interessato numerose utenze e sono durate diversi mesi.

L’intera operazione, denominata “ARABA FENICE”, ha, sostanzialmente, evidenziato che il principale indiziato svolgeva una convulsa attività di spaccio di hashish e marijuana nei confronti di diversi acquirenti e che lo stesso era legato ad altri soggetti anch’essi dediti allo spaccio, con i quali, come appurato dai numerosi sequestri operati durante l’indagine (cocaina, eroina, hashish, marijuana, suboxone, bilancini di precisione, taglierini e altro materiale vario necessario per il confezionamento delle sostanze stupefacenti) sono avvenuti frequenti scambi di sostanze stupefacenti, acquistate nella famosa e tristemente nota piazza di smercio dei quartieri napoletani di Secondigliano e Scampia.

Nello specifico, le indagini hanno riguardato diciassette persone, tutte originarie del capoluogo: il citato T. D., che, insieme a B. A. di anni 55, DI G. D. di anni 32, DI G. G. di anni 34, M. B. di anni 27, T. L. di anni 31 e V. F. B. di anni 29 sono stati sottoposti alla custodia cautelare in carcere, B. G. di anni 25, T. F. di anni 23 e Z. C. di anni 28, attinti alla misura degli arresti domiciliari e B. E. di anni 27, G. E. di anni 31, P. Y. F. di anni 26, A. P. di anni 37 e R. V. di anni 28, assoggettati all’obbligo di presentazione alla P.G.. Altre due donne, al momento non rintracciate, sono rispettivamente destinatarie di misura cautelare degli arresti domiciliari e di obbligo di presentazione della P.G.. In particolare, l’azione svolta ha consentito di appurare il modus operandi  dell’approvvigionamento nelle piazze napoletane e del successivo spaccio nel mercato potentino di eroina e cocaina ad opera, principalmente, del duo Z. C. e T. F., nonché della c.d. “comitiva” , costituita da V. F. B., T. L., B. G., mentre per quanto riguardava l’illecito traffico delle sostanze stupefacenti c.d. “da fumo” , (hashish e Marijuana), è stato appurato che un’intera famiglia, composta dalla madre e da suoi due figli,  gestiva la proficua attività di spaccio presso la propria abitazione, sita al rione Cocuzzo di questo cpoluogo di regione. 

I germani DI G. e  B.A. inoltre, svolgevano anche la mansione di “pusher di seconda linea o di nicchia”,perché oltre a gestire una cerchia ristretta di clienti/consumatori, rifornivano i c.d.

“pusher di piazza o di prima linea” , come B.G. B. C., T.D. M.B. P.Y.F. A.P. G.E.e R.V.  Durante le indagini è stata anche sequestrata una pistola semi-automatica, cal. 7.65, con matricola abrasa e relativo munizionamento detenuta dal B.E.

Altresì, in considerazione della periodicità dei viaggi di rifornimento nelle zone partenopee, alla quotidianità dei contatti telefonici e alle dichiarazioni dei numerosissimi consumatori nonché ai sequestri di eroina e cocaina con le relative somme di denaro, è stato possibile ricostruire come in circa due mesi di monitoraggio, gli indagati, che si recavano in media quattro volte a settimana nelle zone di carico, hanno movimentato circa 4.000 cilindretti di eroina e cocaina ricavando dalla vendita, orientativamente 140.000 euro, tenendo conto che il prezzo di vendita era di circa 35,00 euro a singolo cilindretto.

Oltremodo fiorente è stato anche il mercato del c.d. “fumo”, che, partendo dalle considerazioni fatte in precedenza, nonché dalle dichiarazioni rilasciate dai consumatori finali, potrebbe aver fruttato, oltre 30.000 euro al mese. L’odierna attività ha consentito il sequestro di 105 kg di semi di canapa detenuti dal M.B., nonché 13 grammi di stupefacenti tra hashish e marijuana e materiale per la pesatura, il taglio e il confezionamento. In una seconda fase dell’operazione saranno effettuati accertamenti di natura patrimoniale volta a verificare l’eventuale disponibilità di beni e utilità non giustificate dalla capacità reddituale dichiarata dagli indagati. In relazione a convergenze investigative legate a separate indagini, le misure nei confronti di T. L., avvenuta a Gaeta (LT), e di V. F. B., sono state eseguite unitamente ad agenti della Squadra Mobile della Questura di Potenza.

Si tratta, in definitiva, di un ragguardevole risultato che testimonia l’impegno della Procura della Repubblica e della Guardia di Finanza nel territorio di competenza volto a contrastare e reprimere fenomeni illeciti nei confronti dei quali viene costantemente assicurato e profuso un rilevante sforzo investigativo e viene mantenuta elevata la soglia di attenzione alle sottostanti dinamiche.

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