MELFI, DUE ARRESTI

NOTTE DA INCUBO PER UNA GIOVANE DONNA NIGERIANA A MELFI. ERANO LE 5 DEL MATTINO CIRCA DI DOMENICA 31 U.S., QUANDO ALLA CENTRALE OPERATIVA DELLA COMPAGNIA CARABINIERI DI MELFI, GIUNGEVA UNA TELEFONATA DI AIUTO DA PARTE DI UN UOMO CHE SEGNALAVA IL VERIFICARSI DI UN GRAVE REATO IN DANNO DI UNA GIOVANE DONNA STRANIERA CONSUMATO NELLA CONTRADA  CROCIFISSO, AGRO DI  MELFI.        

 IMMEDIATAMENTE, VENIVANO FATTE CONFLUIRE SUL POSTO TUTTE LE PATTUGLIE GRAVITANTI NELL’AREA INDICATA. IN POCHI MINUTI DALLA RICHIESTA DI SOCCORSO, I MILIARI DEL NUCLEO OPERATIVO E RADIOMOBILE DELLA CITTA’ FEDERICIANA GIUNGEVANO SUL LUOGO INDICATO OVE RINVENIVANO, IN LACRIME ED IN EVIDENTE STATO DI SHOCK, UNA GIOVANE DONNA DI COLORE CHE IMPLORAVA LORO DI PRESTARLE SOCCORSO. DALLE PRIME DICHIARAZIONI, SEPPUR SCONNESSE, FATTE DALLA STRANIERA AGLI OPERANTI SI RIUSCIVA SUBITO A COMPRENDERE CHE LA DONNA, DI ORIGINE NIGERIANA, 33ENNE, MA RESIDENTE IN UN COMUNE DELLA VICINA PUGLIA, DOPO AVER LAVORATO PER TUTTA LA NOTTE, IN QUALITA’ DI BALLERINA, IN UN NIGHT DI MELFI, VENIVA FATTA SALIRE A BORDO DI UN’AUTOVETTURA SULLA QUALE VIAGGIAVANO DUE GIOVANI DEL LUOGO I QUALI AVREBBERO DOVUTO ACCOMPAGNARLA PRESSO L’ALBERGO DOVE LA MEDESIMA DIMORAVA. MA COSI’ NON E’ MAI STATO IN QUANTO QUEI GIOVANI IN ALBERGO NON L’AVREBBERO MAI ACCOMPAGNATA. DIFATTI, I DUE RAGAZZI INVECE DI PRENDERE LA STRADA PER L’ALBERGO, SI DIRIGEVANO VERSO UN LUOGO APPARTATO DELLE CAMPAGNE DI MELFI. LA STRANIERA, DUNQUE, AVENDO INTUITO LE CATTIVE INTENZIONI DEI DUE GIOVANI, TENTAVA DI CONTATTARE CON IL PROPRIO CELLULARE UNA SUA AMICA, MA, NON APPENA I PREFATI SI AVVEDEVANO DI CIO’, SUBITO LE STRAPPAVANO LETTERALMENTE DI MANO IL CELLULARE, TOGLIENDOVI IMMEDIATAMENTE LA BATTERIA, PER EVITARE CHE, A SEGUITO DI EVENTUALI FUTURE INDAGINI, POTESSERO EMERGERE INDIZI DI COLPEVOLEZZA A LORO CARICO. GIUNTI A DESTINAZIONE I DUE SCARAVENTAVANO FUORI DALL’AUTO LA DONNA TIRANDOLA PER I CAPELLI E COSTRINGEVANO LA STESSA A SUBIRE ATTI DI VIOLENZA SESSUALE. TUTTAVIA POICHE’ LA RAGAZZA OPPONEVA UNA STRENUA RESISTENZA, VENIVA PICCHIATA BARBARAMENTE. NEL CONTEMPO, SUL LUOGO, SOPRAGGIUNGEVANO ALTRE DUE AUTOVETTURE DA CUI SCENDEVANO ALTRI SEI GIOVANI, SICURAMENTE ANCH’ESSI CHIAMATI A PARTECIPARE AL “FESTINO”, I QUALI, A LORO VOLTA, SI AVVENTAVANO SULLA RAGAZZA TOCCANDOLA DAPPERTUTTO E COMPIENDO ATTI DI LIBIDINE. NATURALMENTE TUTTI I PARTECIPANTI ALL’AGGRESSIONE VISTO LA FORTE E DETERMINATA OPPOSIZIONE DA PARTE DELLA RAGAZZA DI CEDERE AI LORO ISTINTI ANIMALESCHI, LA CONTINUAVANO A PICCHIARE E TENERE BLOCCATA. UNO DEI RAGAZZI, FORSE MOSSO A PIETA’ E TEMENDO CHE IL TUTTO POTESSE DEGENERARE COMPLETAMENTE E FORSE PORTARE LA COSA A CONSEGUENZE VERAMENTE TRAGICHE, RIUSCIVA A CONVINCERE I COMPAGNI A RINUNCIARE AI LORO PROPOSITI E LASCIARE ANDARE COSI’ LA RAGAZZA, POI RAGGIUNTA DAGLI OPERATORI CHE LE FORNIVANO I PRIMI SOCCORSI. ACQUISITA LA DESCRIZIONE SOMATICA DEGLI AGGRESSORI, ESCUSSI TALUNI TESTIMONI E VISIONATI I FILMATI DEL CIRCUTO DI VIDEO-SORVEGLIANZA INTERNO ED ESTERNO DEL NIGHT CLUB DOVE LA DONNA SI ERA POCO PRIMA ESIBITA, GLI OPERANTI, SOTTO LA DIREZIONE DEL COMANDANTE DEL NUCLEO OPERATIVO E RADIOMOBILE, TENENTE VINCENZO VARRIALE, CHE IN QUESTI GIORNI REGGE ANCHE IL COMANDO DELLA COMPAGNIA DI MELFI, AVVIAVANO LE INDAGINI DEL CASO, RIUSCENDO COSI’ AD IDENTIFICARE DUE DEGLI AGGRESSORI V.M. E B.V., ENTRAMBI 25ENNI, DI MELFI E NOTI AGLI INQUIRENTI, POICHE’ GIA’ GRAVATI DA PRECEDENTI. I DUE, UNA VOLTA ACCOMPAGNIATI IN CASERMA, DOPO LE FORMALITA’ DI RITO E DI CONCERTO CON IL MAGISTRATO DI TURNO PRESSO LA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI MELFI, DOTT. RENATO ARMINIO, VALUTATO ANCHE IL PERICOLO DI FUGA DEGLI STESSI, NONCHE’ I GRAVI INDIZI DI COLPEVOLEZZA A LORO CARICO ED IL CONTESTUALE PERICOLO D’INQUINAMENTO DELLE PROVE NEL CASO FOSSERO RIMASTI IN LIBERTA’, VENIVANO SOTTOPOSTI A FERMO DI INDIZIATO DI DELITTO. LE INDAGINI, MIRATE ALL’IDENTIFICAZIONE DEGLI ALTRI 6 COMPLICI ED ALLE RESPONSABILITA’ IN ORDINE ALL’ACCADUTO DI EVENTUALI TERZE PERSONE, SONO IN CORSO E NON E’ DA ESCLUDERSI CHE NELLE PROSSIME ORE, SI AVRANNO ULTERIORI POSITIVI RISCONTRI. LA GIOVANE DONNA, DOPO ESSERE STATA RIFOCILLATA E SOTTOPOSTA ALLE CURE DEI SANITARI DEL LOCALE NOSOCOMIO, VENIVA, IN ULTIMO ACCOMPAGNATA PRESSO LA PROPRIA RESIDENZA, MENTRE UNA DELLE TRE AUTOVETTURE UTILIZZATA PER LA COMMISSIONE DEL REATO VENIVA SOTTOPOSTA A SEQUESTRO, PER LE ULTERIORI INCOMBENZE DEL CASO.