IL 29 MARZO ORE 20.30 ‘PER IL CLIMA, PER IL FUTURO’ WWF: DA SAN PIETRO A FIRENZE, ANCHE IN ITALIA PRONTI PER L’EVENTO GLOBALE In Basilicata ha aderito il Comune di Potenza che spegnerà le luci di Piazza Mario Pagano 

Ognuno di noi è parte del problema e allo stesso tempo parte della soluzione, a partire dalla riduzione delle emissioni di gas serra nelle abitudini quotidiane fino allo stimolo nei confronti dei governi affinché si adottino politiche energetiche a favore delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica. Ridurre le emissioni di gas serra responsabili del cambiamento climatico significa anche intervenire sui nostri consumi di energia: tutte le persone, istituzioni, comunità, aziende, devono unirsi per avviare un grande cambiamento. E’ questo il messaggio dell’evento del 29 marzo – EARTH HOUR-ORA DELLA TERRA www.wwf.it/oradellaterra che vedrà di nuovo una mobilitazione mondiale per il clima.

 

Il movimento globale del WWF, giunto alla sua ottava edizione e che vedrà spegnersi ‘simbolicamente’ le luci per un’ora in ogni angolo del pianeta, unisce tanti piccoli gesti e comunità e li rende una grande forza planetaria. L’Ora della Terra, che l’anno scorso ha visto partecipare oltre 2 miliardi di persone in 7000 città e 154 Paesi del mondo, è il più potente strumento mai creato per coinvolgere il mondo intero, a tutti i livelli della società, nel cambiamento di cui la vita sul pianeta e il nostro futuro hanno bisogno.

Centinaia gli eventi e le iniziative speciali sul web e nelle migliaia di città coinvolte in tutto il mondo. Tutti possono aderire spegnendo ‘simbolicamente’ per un’ora la luce a casa, in ufficio, nei musei e segnalando la propria partecipazione sul sito dell’evento www.wwf.it/oradellaterra e postando le foto su https://www.facebook.com/wwfitalia (le foto caricate sulla pagina WWF con l’indicazione del luogo verranno rese visibile). E per aiutare la specie simbolo del cambiamento climatico, il WWF ha lanciato la Campagna Orso polare wwf.it/orsobianco.  Earth Hour nel Mondo:

Vi saranno gli spegnimenti dei simboli del pianeta, come l’Empire State Building, il Tower Bridge di Londra, il castello di Edimburgo, la Porta di Brandemburgo, la Torre Eiffel, il Cremlino e la Piazza Rossa di Mosca, il Ponte sul Bosforo, il Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo, la marina Bay Sands di Singapore. Si aggiungeranno iniziative speciali come concerti, sfilate di candele., flash mob, esibizioni di danza, piantagioni di alberi. A Roma si spegneranno la Cupola e la facciata della Basilica di San Pietro, davanti ad un’installazione dedicata. A Venezia si spegneranno le luci di Piazza San Marco e del Palazzo Ducale, a Milano per la prima volta si spegnerà Palazzo Lombardia, in Sicilia la Valle dei Templi.

In Basilicataha aderito il Comune di Potenza che spegnerà le luci di Piazza Mario Pagano dove il WWF, insieme ai professori ed ai ragazzi del liceo Artistico e Musicale di Potenza, all’associazione multiculturale Allegria Ritmo do Brasil ed al gruppo d’acquisto “bici in gruppo” promosso da Legambiente e Basilicata mtb Tour, daranno vita ad una serie di originali eventi pensati per l’ occasione. 

Il Comune di Potenza, ha dichiarato il sindaco Santarsiero “ha aderito anche quest’anno ad Earth Hour in quanto è impegnato da tempo per l’attuazione di politiche energetiche a favore delle rinnovabili e per migliorare l’efficienza energetica, infatti Il Comune di Potenza tenendo fede all’impegno Europeo:”20-20-20: la nuova Politica Energetica Europea” ha inteso sottoscrivere il Patto dei Sindaci attraverso il quale si è prodotto, in sinergia con SEL e Provincia di Potenza, la stesura del Piano Strategico sull’energie rinnovabili e i possibili interventi attuabili nel territorio Comunale e Metropolitano.

Questi progetti si caratterizzano come rilevanti ai fini del raggiungimento degli obiettivi del PEAC, in quanto sono energeticamente significativi per la producibilità di energia elettrica e termica che ne può derivare, e presentano inoltre una redditività elevata tale da consentire da parte del Comune la concessione a terzi degli impianti, con modalità che andranno concordate sulla base dei benefici attesi.

A questi progetti, almeno per ciò che riguarda le azioni propedeutiche, deve essere perciò assegnata una priorità almeno equivalente a quella dei progetti pubblici comunali, ed è anzi auspicabile una loro programmazione in parallelo con questi ultimi.

L’utilizzazione del solare termico nel residenziale urbano ed extraurbano presenta invece delle connotazioni sostanzialmente diverse dai progetti precedenti, in quanto la pianificazione dell’installazione dei captatori termici sui tetti piani delle abitazioni private comporta necessariamente il coinvolgimento e la disponibilità di un numero elevato di soggetti privati, verso i quali devono perciò essere studiate opportune azioni di promozione ed incentivazione, e la individuazione di strumenti finanziari in conto capitale od in conto esercizio che consentano di ottenere l’adesione dei soggetti interessati ad azioni di pianificazione non obbligatoria.

Per il territorio comunale si sono pensate possibili strategie per l’utilizzo di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. Il progetto complessivo prevede la realizzazione di impianti fotovoltaici da allocarsi su tetti e terrazze di immobili di proprietà dell’Ente, la realizzazione di grossi impianti sfruttando terreni comunali improduttivi, l’intervento prevede la produzione di 2,5 Mw.

Oltre a ciò l’utilizzo di pali per la illuminazione pubblica alimentati con pannelli fotovoltaici per illuminare zone difficilmente raggiungibili potrà completare il quadro dei possibili interventi in questo settore.

Dalle periferie al centro, poi, dove gli argini del fiume Basento diventano supporti ideali per pannelli fotovoltaici, accompagnando i pedoni e/o ciclisti nelle loro passeggiate notturne, illuminate off-grid senza pesare sulla rete.

In parole povere in questo modo i luoghi di produzione dell’energia, fino ad ora esterni alle città, oggi tornano nel tessuto urbano, producendo l’energia lì dove serve.

In conclusione l’idea di rendere Potenza autosufficiente energeticamente è l’obbiettivo che si intende perseguire attraverso una gestione urbana integrata e un nuovo approccio progettuale, in grado di considerare il territorio come una vera e propria infrastruttura energetica.

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