I mitici anni ’60 raccontati attraverso la musica, la letteratura e i simboli che hanno caratterizzato il decennio che più di tutti ha assistito ad un rinnovamento generazionale epocale. L’atmosfera retrò tipica di quegli anni sarà ricreata all’interno della sede di Gocce d’autore che sabato 25 ottobre
aprirà le porte ad un’inedita esposizione dedicata alle icone italiane degli anni ’60. Il nuovo appuntamento organizzato dal Circolo culturale Gocce d’autore nell’ambito della manifestazione Potenza Vintage promosso dall’associazione Io potentino, racconterà i principali mutamenti sociali della vita degli italiani attraverso le parole delle canzoni, le pagine dei libri e gli oggetti simbolo di quel periodo.
La “cultura dell’impegno”, che ha impresso un nuova missione alla letteratura creando una generazione di intellettuali impegnati, ha consentito che le opere letterarie fossero impregnate del proprio impegno civile. Un neorealismo che ha fatto della letteratura uno strumento per indagare sul reale e cercare di migliorarlo. Tra quelli che hanno indagato approfonditamente la realtà, spiccano i nomi di Moravia e Pasolini. La canzone di quegli anni è entrata nelle case degli italiani grazie alle splendide voci di Gino Paoli, Mina, Sergio Endrigo e i maggiori interpreti della storia del costume italiano. Una storia che ha viaggiato sulla Vespa, che è stata raccontata attraverso gli scatti delle Nikon e che ha camminato in minigonna e in pantaloni a zampa di elefante.
La mostra esporrà la collezione di macchine fotografiche di Edoardo Angrisani, i dischi e i libri pubblicati negli anni ’60, l’abbigliamento tipico di quel tempo. Non può mancare la Vespa, il simbolo per eccellenza del mitico decennio, che darà il benvenuto al pubblico all’ingresso del vicolo De Rosa a Potenza. La mostra sarà aperta sabato 25 ottobre dalle 11,30 alle 13,00 e dalle 17,30 alle 22,00.
Alle 19,30 all’interno della sede di Gocce d’autore si terrà un Reading/concerto, un viaggio tra le atmosfere e le storie dell’Italia degli anni ’60. Le melodie che hanno segnato la storia della musica italiana nel mondo ed i racconti degli intellettuali del tempo con le letture di Eva Bonitatibus, e la musica eseguita da Toni De Giorgi, pianoforte, e Serena Lotito e Lino Schiavone, voci.
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